Quotidiano Energia - Ancora movimenti al rialzo sulla rete carburanti italiana. Pur con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che tirano il fiato dopo la fiammata innescata dallo stop di diverse raffinerie Usa per l'uragano Harvey (benzina in ripiegamento e diesel senza scosse), si registra infatti una nuova sfilza di aumenti dei prezzi raccomandati delle compagnie: sabato è stata la volta di IP (+1,5 cent sulla verde e +1 sul gasolio) e TotalErg (rispettivamente +2 e +1 cent) e oggi di Tamoil (+2 cent su entrambi i prodotti). Non solo però, perché ci sono anche da segnalare rialzi generalizzati sul Gpl da 1 a 2 cent per effetto dell'incremento dei prezzi di contratto di settembre.
Sul territorio, di conseguenza, prezzi praticati in crescita, specialmente sulla benzina. Nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,509 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,504 a 1,535 euro/litro (no-logo 1,482). Il prezzo medio praticato del diesel è pari a 1,350 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,347 a 1,370 euro/litro (no-logo a 1,322).
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,638 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,589 a 1,736 euro/litro (no-logo a 1,515), mentre per il diesel la media è a 1,483 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie da 1,442 a 1,585 euro/litro (no-logo a 1,357). Il Gpl, infine, va da 0,604 a 0,624 euro/litro (no-logo a 0,589).