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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Nuove professioni dal dialogo tra materie prime e rifiuti

Le opportunità dall’economia circolare

e7, 26 luglio ‘17 - Materie prime, sistema produttivo e rifiuti. Mondi tradizionalmente poco abituati a parlarsi. è proprio questo lo sforzo e il valore della progettazione circolare nei processi produttivi aziendali. Tale concetto porta con sé un nuovo modo di studiare e formarsi e necessità di nuove figure professionali. “Ripensare l’organizzazione non significa dover effettuare un cambiamento drammatico”, spiega a e7 Laura Cutaia, Responsabile Laboratorio Valorizzazione delle risorse di ENEA, continuando il ciclo di approfondimenti dedicati all’economia circolare che e7 sta portando avanti insieme all’ENEA. Ma “può voler dire organizzare la gestione complessiva delle risorse (materia, energia, servizi) attraverso un team di esperti che lavora in maniera coordinata”. Ottimizzare la gestione delle risorse e in particolare degli scarti, richiede la necessità di “progettare” anche la produzione di questi ultimi, affinché possano essere destinati a un utilizzo nello stesso o in altri flussi produttivi: “In ogni processo naturale e non, la generazione di scarti è fisiologica. Progettare i processi di produzione e i relativi recuperi fa sì che invece di disperdere materia ed energia o sottoutilizzarla, queste siano una risorsa per una altra necessità industriale o di processo”, prosegue la Cutaia. Fondamentale avvalersi di professionalità che abbiano una specifica formazione “circolare”, in grado di comprendere, far dialogare e cooperare il mondo delle materie prime con quello dei rifiuti. “Si tratta di un passaggio culturale: l’approccio produttivo  tradizionale, lineare, è basato sul presupposto che le risorse siano infinite. Oggi sappiamo che non è così, ma per riorganizzare l’insieme del sistema produttivo ed effettuare un efficace cambio di rotta è necessario avvalersi di figure con una formazione specifica. Per questo in ENEA abbiamo iniziato a immaginare una nuova figura professionale il ‘Resource Manager’ in grado di svolgere l’attività di raccordo e valutazione degli scarti, gestire gli acquisti di materie prime e materie prime seconde. Per parafrasare le competenze di questa figura, pensiamo all’ormai noto Energy Manager. Come questi ha il compito di verificare i consumi energetici di un’azienda e applicare misure di contenimento, il Resource Manager si dovrebbe occupare in modo coordinato di approvvigionamento delle materie prime e della gestione e recupero degli scarti e in generale delle risorse, cercando anche di realizzare sinergie e collaborazioni con le altre realtà presenti sul territorio. Questa figura ad oggi non esiste, perlomeno in Italia”. Questo delle nuove professioni è un concetto declinabile in diversi aspetti formativi. Ad esempio in ambito economico, per conoscere e gestire il mercato delle materie prime e delle materie seconde; in ambito giuridico, come esperto di normativa in grado di gestire entrambe le risorse; per il profilo tecnico, il trattamento e recupero di scarti industriali, e così via. L’Europa non sta ferma a guardare e sta realizzando varie iniziative per conoscere, organizzare e garantire un approvvigionamento sicuro e competitivo delle materie prime in Europa. Tra le varie iniziative, l’attività di consultazione europea EIP (European innovation partnership) on Raw Materials, cui ENEA ha contribuito, ha prodotto il SIP (Strategic implemenation plan) un documento che, tra le altre cose individua le professionalità e le competenze necessarie per gestire il cambiamento e dotare il sistema produttivo europeo degli strumenti e delle conoscenze integrate necessarie alla migliore gestione e ottimizzazione delle risorse. Su questi temi a livello italiano “è attivo il dialogo istituzionale tra i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico da cui è scaturito il documento sull’economia circolare ora in fase la consultazione”. ENEA ha promosso e partecipa a diverse attività di formazione specificatamente dedicate al tema delle risorse tra cui il progetto RefresCO dedicato, in particolare, all’aggiornamento delle figure professionali, finanziato nell’ambito dell’iniziativa EIT Raw Materials, di cui ENEA coordina il CLC-South. L’EIT Raw Materials, una grande iniziativa finanziata dall’EIT (European institution of innovation & tecnology) che nell’arco di 7 anni (dalla fine del 2014) finanzierà progetti per migliorare la competitività, la conoscenza, l’innovazione tecnologica, il sistema di approvvigionamento e il sistema di formazione a livello europeo nel campo delle risorse materiali - non energetiche e non alimentari -, attraverso la collaborazione del mondo delle imprese, della ricerca e dell’università