(ANSAmed) - RABAT, 22 MAR - Cieli quasi completamente chiusi,
in Marocco. Una lunga lista di frontiere sbarrate con 32 paesi,
inclusi Italia e Svizzera, fa ulteriormente preoccupare gli
addetti ai lavori, dopo che il traffico aereo è crollato a meno
73,24 per cento durante i primi due mesi dell'anno. L'ulteriore
chiusura, dovuta alla pandemia da Covid-19, è prevista fino al
10 aprile, data in cui è stato aggiornato anche l'ennesimo
rinvio dello stato di emergenza sanitaria. In vista dell'arrivo
del mese sacro di Ramadan, però, si temono ulteriori
restrizioni. Secondo le statistiche Onda, l'ufficio nazionale
degli aeroporti, "tra gennaio e febbraio sono arrivati in
Marocco un milione e 63.224 passeggeri"; in particolare, a
Casablanca, il principale scalo del paese, sono atterrati in
520.613 (-67,25%), di cui 211.800 a febbraio (-71,29). Il
traffico aereo nazionale ha registrato un calo del 55,98 per
cento con 102.899 passeggeri, rispetto ai 317.485 viaggiatori
con passaporti stranieri (-82,74%), si legge nel comunicato
dell'Onda. In particolare le perdite più ampie arrivano
dall'Europa che rappresenta più del 77 per cento del traffico
aereo globale del Marocco. I 5.314 movimenti aerei registrati a
febbraio rappresentano un calo del 67,25 per cento. La quota di
traffico dell'aeroporto di Casablanca è del 48,63% per il
secondo mese dell'anno, davanti all'Ibn Battuta di Tangeri
(10,97%) e al Menara di Marrakech (9,13%). (ANSAmed).
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