(ANSAmed) - NAPOLI, 17 SET - "I problemi attuali del
Mediterraneo sono soprattutto demografici, socioeconomici e di
formazione. Su questo il Cnr lavorerà partendo dalla propria
tradizione multidisciplinare su una grande strategia
Mediterranea, che coinvolga anche le scienze umane,
sociologiche, economiche, su migrazioni e popolazioni". Lo ha
detto Massimo Inguscio, presidente del Cnr, in occasione del
convegno a Napoli su "Mutamenti climatici, crisi socio
economiche e (in)sicurezza alimentare: un Mediterraneo in
transizione", organizzato a Napoli dall'Istituto di Studi sulle
società del Mediterraneo (Issm) del Cnr, in ricordo della
scomparsa ricercatrice Eugenia Ferragina.
Inguscio ha sottolineato l'impegno dell'Issm, spiegando che
"il Mediterraneo è centrale per l'Europa - ha detto - e quindi
l'Italia si trova al centro di questa Europa allargata. Non a
caso l'Italia coordina attraverso il Cnr molti progetti
scientifici europei che hanno a che fare con la scienza del
Mediterraneo, sui cambiamenti climatici, l'economia, i
trasporti, l'acqua. Per gli studi sul mare il Cnr ha circa 500
ricercatori che lavorano già e che sono stati recentemente
riorganizzati. Ma vogliamo varare anche una attività di alta
formazione: il Cnr ha già varato un progetto di dottorato di
ricerca sulla Bulu Economy, vogliamo lanciare un dottorato sugli
aspetti socio economici del Mediterraneo, consapevoli che la
scienza aiuta a superare le barriere". (ANSAmed).
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