(ANSAmed) - BRUXELLES, 21 MAR - Definire le priorità italiane
in materia di ricerca e sviluppo in vista del negoziato sul
bilancio europeo è stato l'obiettivo di una tavola rotonda
organizzata al Parlamento europeo dall'Apre, l'Agenzia per la
Promozione della Ricerca europea. Presenti insieme a Fabio
Donato, Consigliere della Rappresentanza italiana, gli
eurodeputati Patrizia Toia (Pd), Massimiliano Salini (Fi), Dario
Tamburrano (M5S) e Angelo Ciocca (Lega Nord), membri della
Commissione Industria del Parlamento.
L'APRE chiede un aumento del 15% del budget europeo destinato
ai programmi di ricerca, un'attenzione costante alle piccole e
medie imprese, e una "regionalizzazione" dei programmi di
ricerca, per coinvolgere maggiormente le regioni in ritardo di
sviluppo.
Per l'Italia, secondo quanto ha riferito Fabio Donato, le
priorità nel settore ricerca saranno la prevenzione dei disastri
naturali, le questioni migratorie, i programmi a difesa del
patrimonio culturale, la regionalizzazione dei programmi di
ricerca, l'attenzione all'innovazione per le piccole e medie
imprese e il "Mediterraneo": quest'ultimo sembra essere stato
trascurato dalla Commissione europea, secondo le prime
indiscrezioni filtrate.
Per Patrizia Toia (Pd), è importante che su queste "mission",
macrobiettivi posti dalla Commissione nella riforma del nono
programma quadro, sia il Parlamento europeo ad esprimersi.
Angelo Ciocca della Lega Nord ha sottolineato invece che
l'Italia è indietro rispetto ad altri paesi europei
nell'utilizzo dei fondi di Horizon 2020 e bisogna interrogarsi
sulle lacune. Tutti i deputati hanno concordato sulla necessità
di semplificare i bandi europei sull'accesso ai fondi per la
ricerca. (ANSAmed).
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