(di Francesca Bellino)
(ANSAMed) - ROMA - Gli stranieri in Italia producono l'8,8%
della ricchezza nazionale, per una cifra complessiva di oltre
123 miliardi di euro. E' uno dei dati emersi dalla ricerca "Il
valore dell'immigrazione" realizzata dalla Fondazione Leone
Moressa con il sostegno di Open Society Foundations e presentato
questo pomeriggio presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, che smentisce lo stereotipo: "l'immigrazione e' solo
un costo per l'Italia".
"Dal rapporto benefici-costi della presenza degli stranieri sul
territorio italiano e' emersa una differenza positiva tra le
spese e le entrate: 3,9 miliardi di euro" ha spiegato Enrico Di
Pasquale, ricercatore della Fondazione Moressa, sottolineando
che gli stranieri portano guadagno all'Italia. "L'immigrazione
e' un fattore strutturale della societa' italiana, non
emergenziale, ne' marginale. E soprattutto non e' un problema,
anzi e' un business" ha aggiunto.
In Italia lavorano oltre 2 milioni e 400 mila stranieri (dato
aggiornato ai primi 9 mesi del 2014), con un tasso di
occupazione pari al 57,1 (rispetto al 41,8 degli italiani). Gli
stranieri rappresentano il 10,8% dei lavoratori totali e
rispetto allo stesso periodo del 2010 registrando una crescita
di 367 mila unità, nonostante la crisi abbia portato il tasso di
occupazione a una perdita di 5 punti percentuali. A livello
territoriale le prime quattro regioni (Lombardia, Lazio, Emilia
Romagna e Veneto) producono oltre il 60% della ricchezza totale.
Quasi la metà dei 123 miliardi di "PIL dell'immigrazione" deriva
dal settore dei servizi (46,6%), ovvero il settore in cui si
concentra quasi la metà degli occupati stranieri (45,8%).
"L'obiettivo del volume da noi realizzato e' stato quello di
confrontare l'immagine dell'immigrazione trasmessa dalla stampa
all'opinione pubblica con quella reale e offrire una fotografia
quanto piu' realistica possibile" ha spiegato Di Pasquale.
"Purtroppo l'informazione italiana trascura ancora il contributo
economico dell'immigrazione al nostro sistema nazionale,
focalizzando la narrazione soprattutto sui fatti di cronaca e
sugli sbarchi" ha aggiunto il ricercatore sottolineando che nel
2013 gli imprenditori stranieri sono oltre 600 mila, ossia 3,5
milioni di contribuenti.
Il volume "Il valore dell'immigrazione" e' arricchito anche da
"9 raccomandazioni" rivolte a giornalisti e operatori del
settore per agevolare la narrazione dei fenomeni e promuovere
un'immagine dell'immigrazione più vicina alla realtà e libera
dagli stereotipi impropri, e dunque per cominciare a raccontare
gli stranieri imprenditori, lavoratori, contribuenti, attori
economici e non alimentare piu' luoghi comuni come: "gli
stranieri fanno abbassare lo stipendio degli italiani" o "gli
stranieri rubano lavoro agli italiani".
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