(ANSAmed) - BELGRADO, 27 GIU - Un accordo di collaborazione fra Santa Sede e Serbia nel campo dell'istruzione superiore e' stato firmato oggi a Belgrado dai capi delle due diplomazie, il segretario vaticano responsabile per le relazioni con gli stati, mons. Dominique Mamberti, e il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic.
L'accordo prevede tra l'altro reciproci riconoscimenti dei titoli accademici e la possibilita' per la chiesa cattolica di aprire istituti d'istruzione in Serbia.
"La mia visita e' il segno delle buone relazioni esistenti fra Santa Sede e Serbia, e al tempo stesso della volonta' di rafforzare il dialogo e la collaborazione fra le due parti", ha detto mons. Mamberti, secondo il quale "un frutto speciale di tale collaborazione e' l'accordo sottoscritto oggi".
Il rappresentante vaticano, che era accompagnato dal nunzio apostolico in Serbia, mons. Orlando Antonini, ha voluto sottolineare il "carattere ecumenico" della sua visita a Belgrado, nel corso della quale (il soggiorno si protrarra' fino all'1 luglio) incontrera' il patriarca ortodosso serbo Irinej con i membri del Santo Sinodo, oltre alle comunita' di religiosi. "Papa Francesco mi ha pregato di trasmettere la sua benedizione apostolica a tutti i cattolici e di estendere i suoi saluti piu' affettuosi e cordiali a tutti i cittadini della Serbia", ha affermato Mamberti.
Il ministro degli esteri Ivica Dacic, parlando in una conferenza stampa congiunta con mons. Mamberti dopo la firma dell'accordo, ha detto che una eventuale visita di papa Francesco sarebbe nell'interesse statale della Serbia, anche se - ha aggiunto - "non posso dire nulla sui rapporti tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa". "Penso che l'accordo firmato oggi sia un importante passo avanti nello sviluppo e rafforzamento delle nostre relazioni". "E' nel nostro interesse fare in modo che vi siano piu' occasioni possibili di dialogo e visite reciproche di rappresentanti statali e alti prelati religiosi", ha affermato Dacic, che ha ringraziato il Vaticano per il suo sostegno al cammino europeo della Serbia e per il no al riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo, nonche' per gli aiuti alle popolazioni colpite dalle alluvioni del mese scorso in Serbia. Il ministro serbo ha ringraziato in particolare Papa Francesco per aver menzionato la Serbia nelle sue preghiere e per il suo invito ad aiutare Serbia e Bosnia subito dopo le inondazioni. Il ministro degli esteri ha fatto notare come il capo della diplomazia vaticana Mamberti sia stato il primo alto esponente vaticano ad aver visitato la Serbia negli ultimi 11 anni, auspicando una maggiore frequenza di incontri simili. (ANSAmed)
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