La Noc ha di recente rimosso la stato di forza maggiore dal porto di Hariga in seguito a un accordo raggiunto la settimana scorsa con i separasti che dalla fine di luglio bloccavano 4 porti della Cirenaica. L'accordo prevede anche la riapertura di Zueitina. Secondo fonti un altro accordo potrebbe inoltre essere raggiunto per la riapertura dei porti più grandi, Sidra e Ras Lanuf, nelle settimane a venire.
I negoziati tra governo e l'Ufficio Politico di Barqa (nome arabo della Cirenaica), il movimento che guida il blocco da 9 mesi, hanno visto la mediazione dei leader tribali. Il gruppo separatista è stato formato dall' ex rivoluzionario Ibrahim Jadran, in prima linea durante la rivoluzione che ha deposto Gheddafi. Dopo la guerra del 2011 era diventato responsabile delle guardie di sicurezza di alcuni impianti petroliferi. Ma dalla fine di luglio il 34enne Jadran ha approfittato della sua posizione per guidare le proteste che hanno bloccato i maggiori porti del paese accusando il governo di corruzione sulla vendita di greggio e di marginalizzare l'est del paese.
Il blocco dei porti e la conseguente interruzione della produzione e delle esportazioni dall'est ha messo in ginocchio l'economia libica, con perdite per oltre 10 miliardi di euro in un Paese che dipende primariamente dal petrolio. La produzione è infatti calata a 250.000 barili al giorno, contro i 1,6 milioni del periodo gheddafiano.(ANSAmed).
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