Dunque per Rabat il bitcoin è un sistema di pagamento occulto che potrebbe aggirare le leggi in vigore, molto rigorose nei confronti delle valute straniere. Le monete virtuali come il bitcoin, nato nel 2009, in effetti sono fluttuanti, legati cioè al sistema della domanda e offerta.
Con il divieto dell'Ufficio dei cambi, chi ne farà uso in Marocco sarà soggetto al codice penale che prevede fino a 5 anni di prigione e ammende fino a circa 2 mila euro per chi "fabbrica, emette, distribuisce monete alternative a quelle ufficiali". (ANSAmed)
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