Secondo i sindacati, dall'inizio della crisi economica la situazione è alquanto peggiorata, in particolare nel settore edilizio che si è contratto quasi della metà, e dove è in crescita il numero degli operai che lavorano in nero, spesso non avendo altra scelta. I due terzi dell'intero sommerso riguardano proprio il lavoro non dichiarato, accanto all'edilizia, anche nel turismo e i lavori stagionali nell'agricoltura.
Tra le principali misure per combattere il sommerso è stata proposta una riforma del fisco che ridurrebbe sia l'Iva, ora al 25 per cento, sia la tassazione del lavoro, controbilanciando invece con nuove tasse sugli immobili e i patrimoni in generale.
L'Istituto di statistica sostiene invece che l'economia sommersa in Croazia è pari al 10 per cento del Pil, e che i calcoli che porterebbero la cifra al 30 per cento non sono affidabili da un punto di vista metodologico. (ANSAmed).
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