Questo tipo di approccio, a dire del premier, permetterà di operare una revisione globale del sistema economico e sociale del Paese secondo i principi di efficienza, equilibrio, giustizia e trasparenza. L'economia tunisina è cresciuta del 2,8% nel 2014 e si prevede che nel 2015 potrà crescere del 3,7%. Restano da combattere i preoccupanti fenomeni della disoccupazione, che ha raggiunto ormai il 31%, e quello del contrabbando specie nelle zone al confine con la Libia. ''Sradicare il fenomeno del contrabbando è una priorità sia dal punto di vista della sicurezza che dell'economia nazionale, in questo senso tutti gli sforzi dello Stato si sono concentrati essenzialmente sulla moltiplicazione dei controlli, ma cio' non e' sufficiente poiché bisogna mettere in atto un piano di sviluppo alternativo nelle zone di frontiera interessate anche al fine di lottare contro la disoccupazione derivante dall'eliminazione del contrabbando'', ha affermato Essid.(ANSAmed).
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