(ANSAmed) - TUNISI, 19 FEB - E' stato presentato a Tunisi il
volume 'Carthage, Matresse de la Méditerranée, Capitale de
l'Afrique", a cura di Samir Aounallah e Attilio Mastino (con la
collaborazione di Franois Baratte e Louis Maurin), primo di una
serie di pubblicazioni che l'Agence de mise en valeur du
patrimoine et de promotion culturelle (Amvppc) tunisina farà
uscire nella collana intitolata 'Histoire et monuments'.
Si tratta di un'opera fondamentale, pubblicata dall'Amvppc,
con il contributo finanziario del Ministero tunisino della
Cultura, dell'Institut National du Patrimoine (Inp) e della
Scuola Archeologica Italiana di Cartagine. (Saic), che consolida
l'accordo di cooperazione tra l'Amvppc e la Saic nell'obiettivo
comune di rafforzare la cooperazione tra Italia e Tunisia nel
settore archeologico.
"Questa pubblicazione rilancia i rapporti tra le due rive del
Mediterraneo", spiega ad ANSA il prof. Attilio Mastino,
presidente della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine,
precisando di aver avuto l'onore di coordinare nel progetto
oltre quaranta studiosi di Università centri di ricerca, società
scientifiche. Tra gli italiani, sottolinea Mastino, vorrei
ricordare il prezioso apporto di "alcuni maestri come Piero
Bartoloni e Sergio Ribichini, ma anche di studiosi di
grandissimo spessore quali Alberto Gavini, Michele Guirguis,
Antonio Ibba, Annapaola Mosca e Alessandro Teatini".
E' il primo volume che illustra la storia di Cartagine dalla
fondazione fenicia, attribuita a Didone, fino all'arrivo degli
arabi, con importanti sezioni dedicate alle sue varie fasi,
punica, romana, bizantina, islamica. Mastino in occasione della
presentazione del volume ha anche presentato la collana delle
Monografie, i primi due numeri della rivista "Cartagine studi e
ricerche" e annunciato il prossimo "XXI Convegno de L'Africa
Romana" che avrà luogo a Tunisi dal 6 al 9 dicembre 2018, e sarà
dedicato alle nuove scoperte delle scritture antiche in lingua
latina nel Maghreb. Per raccontare il volume 'Carthage, matresse
de la Méditerranée, Capitale de l'Afrique', spiega ancora
Mastino, si può partire dalla celebre ara provinciale di
Cartagine conservata oggi nella sala nel Museo del Bardo che è
stata profanata dai terroristi il 18 marzo 2015 e che si
presenta come il manifesto della politica di Augusto indirizzata
verso una nuova era di pace: su una delle quattro facce è
rappresentato Enea rivestito della corazza per volontà degli dei
trasporta il padre Anchise (che indossa una toga romana) e il
figlioletto Ascanio in abito frigio, con un'inversione che
indica il desiderio di Roma di tornare alle origini troiane, un
progetto che solo Costantino realizzerà con la nascita della
seconda Roma, a Costantinopoli.
L'immagine, che vediamo in tante altre località mediterranee
toccate nel mitico viaggio dell'eroe che salva i suoi Penati,
sintetizza la storia di generazioni diverse che arrivano fino ai
nostri giorni. Enea progettava la formazione di una nuova città,
di una nuova discendenza, di una nuova lingua, in una parola di
una nuova cultura di pace in un Mediterraneo devastato dalla
guerra. Il libro ha una lettura attuale, secondo Mastino,
laddove viene sottolineato il valore di Cartagine come simbolo
di una città ove si sono incrociate le storie di Oriente,
Occidente e Africa, un invito leggere la sua storia per
rafforzare le relazioni di scambio e di pace tra i popoli che si
affacciano sul Mediterraneo.(ANSAmed).
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