(ANSAmed) - ROMA, 14 OTT - L'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni
Unite per i Rifugiati, ha sollecitato gli Stati europei a
intraprendere maggiori sforzi per proteggere i minori rifugiati
e migranti che non solo hanno sopportato viaggi difficili e
pericolosi, ma continuano ad affrontare rischi e avversità una
volta giunti in Europa, fra cui condizioni abitative insicure,
essendo erroneamente registrati come adulti, e carenza di cure
adeguate.
L'ultima edizione del rapporto dell'Unhcr "Viaggi Disperati",
pubblicato oggi, registra che da gennaio a settembre 2019 circa
80.800 persone sono arrivate in Europa lungo le rotte del
Mediterraneo - cifra in calo rispetto alle 102.700 persone
giunte nello stesso periodo del 2018. Di coloro che sono
arrivati, oltre un quarto erano minori, molti senza genitori.
"Questi bambini sono fuggiti da conflitti, hanno perso i
propri familiari, mancano da casa da mesi, perfino anni, e
alcuni di loro hanno subito abusi orribili durante il viaggio,
ma le loro sofferenze non terminano una volta giunti alla
frontiera - ha dichiarato Pascale Moreau, Direttrice del Bureau
per l'Europa dell'UNHCR - in tutta Europa, i minori non
accompagnati, in particolare, sono accolti di frequente in
centri di grandi dimensioni privi della sorveglianza dovuta,
carenza che li espone a ulteriori abusi, violenze e stress
psichico e al rischio crescente di migrare nuovamente o
scomparire".
Quest'anno la Grecia è stata meta di approdo della
maggioranza degli arrivi di tutta la regione del Mediterraneo -
un numero superiore a quello registrato in Spagna, Italia,
Malta, e Cipro insieme. Ad oggi, oltre 12.900 bambini sono
arrivati in Grecia via mare, compresi quasi 2.100 minori non
accompagnati o separati, molti dei quali provenienti da
Afghanistan, Siria e altri Paesi caratterizzati da conflitti e
violenze. Le condizioni anti-igieniche dei centri sovraffollati
delle isole dell'Egeo sono estremamente preoccupanti.
Le autorità greche hanno annunciato misure volte ad allentare
la pressione causata dal sovraffollamento e vi sono esempi
riusciti di buone prassi proposte sul territorio, fra cui
l'affidamento di minori in seno alla comunità. Tuttavia, a fine
settembre la maggior parte dei minori non accompagnati in Grecia
si trovava ancora in soluzioni alloggiative inadeguate. Date le
condizioni estremamente rischiose a cui sono esposti, l'UNHCR
rivolge un appello agli Stati europei affinché in segno di
solidarietà mettano a disposizione posti per ricollocarli e
accelerino le procedure di trasferimento di quanti fra essi
soddisfano i criteri di ricongiungimento ai propri familiari.
(ANSAmed).
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