(ANSAMed) - RABAT, 28 GIU - Amina Oufroukhi, magistrato della
Direzione affari criminali del Ministero della Giustizia del
Marocco è stata insignita a Washington del titolo di "Eroina"
per la lotta contro la tratta di esseri umani per il 2017.
L'onorificenza è stata consegnata a Washington dal
segretario di Stato Rex Tillerson, nel corso di una cerimonia
cui ha partecipato anche Ivanka Trump, la figlia del presidente
Usa Donald Trump. Nella motivazione si sottolinea in particolar
modo il riconoscimento "degli sforzi che il Marocco ha compiuto
per elaborare una nuova legge di contrasto alla tratta degli
esseri umani", oltre che la "leadership femminile" rappresentata
dalla magistrata per raggiungere questi obiettivi.
A margine della premiazione è stato presentato il rapporto
sulla tratta di esseri umani redatto dal dipartimento di Stato
statunitense. Il documento passa in rassegna 187 paesi
denunciando nuove e antiche forme di tortura, come quella che
costringe uomini a lavorare per ore in alto mare, a bordo di
imbarcazioni fatiscenti, per l'industria della pesca, o, ancora,
minori venduti al mercato del sesso, o intere famiglie che
lavorano in condizioni di schiavitù nella produzione del carbone
a legna.
In tutto, sono stati nominati otto "eroi" oltre alla
magistrata marocchina: Boom Mosby della Tailandia, Alika Kinan
per l'Argentina, Leonardo Sakamoto del Brasile, Vanaja Jasphine
dal Camerun, Viktoria Sebhelyi per l'Ungheria, Mahesh Bhagwat
dall'India e Allison Lee di Taiwan. (Ansamed)
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