(ANSAmed) - IL CAIRO, 28 APR - "Haftar ha dovuto ripiegare su se
stesso e far passare l'idea, più ai suoi alleati che ai
miliziani, che l'auto-proclamazione della Cirenaica o di quella
parte di territorio da lui controllata era l'unica soluzione
possibile": lo ha affermato Giuseppe Dentice, un analista
dell'Ispi. Il ripiegamento avviene "dopo un anno dall'inizio di
una nuova fase nella guerra civile, dopo aver capito di non
poterla vincere sul campo e soprattutto di non godere di
rapporti diplomatici così solidi e tali da permettergli
quell'ampia autonomia tanto ricercata", ha presso Dentice in
dichiarazioni all'ANSA. "Di fatto questa è una cocente sconfitta
mascherata malamente da vittoria", ha aggiunto l' associate
Research Fellow presso il "Middle East and North Africa Centre"
dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. "Haftar
ne esce indebolito in termini di leadership e appoggi, favorendo
di fatto un rientro sulla scena dell'Egitto. Il Cairo, pur
sostenendo il generale libico, aveva ufficiosamente lamentato
diverse inadeguatezze sul fronte militare e politico", ha
sostenuto ancora Dentice. "Questa soluzione, infatti, sembra
assomigliare a quanto auspicato dall'Egitto: se non un controllo
dell'intera Libia, quanto meno di quella parte realmente utile
nell'interesse strategico cairota (ossia energia e sicurezza dei
confini)", ha concluso l'analista. (ANSAmed).
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