(ANSA) - ROMA, 6 DIC - Piu' soldi allo sport di base,
privilegi per le fasce a basso reddito, ai giovani e agli over
64, ma salvaguardando le federazioni già al lavoro in vista di
Tokyo 2020: ha una valenza soprattutto di carattere sociale la
prima assegnazione di contributi da parte di Sport e Salute
dell'era della riforma, quella che ha fatto nascere la nuova
società sottraendo al Coni il ruolo di ente erogatore. Un
'tesoretto' di 280 milioni - deliberato oggi dal cda presieduto
da Rocco Sabelli - che la nuova Spa distribuirà per il 2020 alle
organizzazioni sportive, sulla base dell'assegnazione dei
contributi pubblici previsti dalla legge 145 del 2018. Per la
prima volta, sottolinea Sport e Salute, in linea con gli
indirizzi del Ministro dello Sport, Spadafora, nell'assegnazione
annuale trova spazio la funzione sociale dello sport. Le risorse
assegnate oggi vanno a sommarsi ai 60 milioni di contributi
aggiuntivi (che portano il totale a 340 milioni) decisi lo
scorso 18 ottobre. Della tranche odierna, 25 milioni vanno allo
sport sociale: ovvero 7 ai progetti scolastici e circa 18
(all'interno dei restanti 273, in quota parte per ciascun
organismo) alle iniziative rientranti in "Sport di tutti", il
programma mirato a diffondere lo sport e gli stili di vita sani
in tutte le fasce della popolazione. Nel dettagli, la
suddivisione delle risorse, anche in considerazione dell'anno
olimpico, ha mantenuto la ripartizione tra federazioni nazionali
(91,5%) e altri organismi sportivi (8,5%) adottata negli ultimi
tre anni. "Tra i fondi varati il 18 ottobre e quelli deliberati
oggi - ha detto Sabelli in conferenza stampa - nel giro di un
mese e mezzo sono stati assegnati 340 milioni al mondo dello
sport", di cui circa 40 destinati ad iniziative di inclusione
sociale. Questo "grazie alla legge che è stata fatta, legata
alla capacità di autofinanziamento. Agli Enti di Promozione
Sportiva vanno 15,6 milioni e "si ritiene di poter allocare una
quota pari al 70% sulla base della media delle risorse ricevute
da ciascun ente negli ultimi cinque anni e di destinare
successivamente una quota pari al 30% delle risorse assegnate
alle iniziative di "Sport di Tutti".(ANSA).