Domenicali premiato a Ny, 'Lamborghini guarda al futuro'

"Puntiamo a obiettivo di 7 mila automobili da raggiungere nei prossimi tre anni"

Redazione ANSA

"Guardare sempre avanti, trarre ispirazione dalla storia, ma con gli occhi rivolti al futuro": e' questa la filosofia di Stefano Domenicali, Ceo di Automobili Lamborghini. Il numero uno dell'azienda di Sant'Agata Bolognese ha partecipato ad una colazione organizzata a New York dal Gei, Gruppo Esponenti Italiani, diretto da Lucio Caputo, nel corso della quale gli e' stato conferito il Gei Award. E il pranzo e' stato l'occasione per fare il punto sui progressi della casa del Toro. "E' un grande momento della nostra storia - ha spiegato Domenicali - Lamborghini e' stata capace di affrontare momenti difficili, ma ora li stiamo lasciando alle spalle". "Quest'anno festeggiamo il centesimo anniversario della nascita di Ferruccio Lamborghini e il cinquantesimo anniversario della Miura - ha precisato - e dopo la stabilizzazione siamo pronti a crescere". Domenicali ha poi aggiunto che "l'obiettivo delle 3.000-5.000 macchine all'anno e' vicino, e nei prossimi tre anni puntiamo ad arrivare a 7.000". La sfida, ora, e' quella ad altri segmenti del mercato con il lancio del Suv Urus, nel 2018, che sara' in vendita a meno di 200 mila dollari. "Non usciremo mai dal segmento delle auto supersportive - ha assicurato - ma entriamo in questo nuovo mercato portando il Dna di Lamborghini". Domenicali ha poi ricordato il recente accordo firmato con il prestigioso Massachusetts Institute of Technology (Mit) per creare le supersportive del terzo millennio, ribadendo che gli occhi di Lamborghini guardano al mondo, considerando anche che il 95% della sua clientela e' fuori dall'Italia. E si e' detto sicuro di avere tutti gli elementi perche' l'azienda cresca nei prossimi anni: "Credo nel futuro, anche se bisogna rimanere umili". I numeri, d'altra parte, sembrano dargli ragione: "Negli ultimi due anni, e considerando anche il prossimo, assumeremo altre 500 persone - ha spiegato - e abbiamo ampliato lo stabilimento di Sant'Agata passando dagli 80 mila ai 160 mila metri quadri grazie all'accordo con il governo e la regione Emilia Romagna"

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