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Jo Squillo, sketch? vestiti drag queen almeno era show

Tutto banalizzato, a Rai chiedo Festival 2022 a gruppo donne

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 06 MAR - "Se si vestivano da drag queen almeno sarebbe stato uno spettacolo, non basta una parrucca per cantare quella canzone, per cantare quella canzone ci vuole cultura". E' un giudizio un po' ironico e un po' severo quello di Jo Squillo sull'esibizione all'Ariston di ieri sera di Amadeus e Fiorello che hanno reinterpretato, 'Siamo donne' il brano-manifesto presentato a Sanremo insieme a Sabrina Salerno nel 1991.
    "Con quella canzone abbiamo lasciato un segno, abbiamo fatto la storia, ma la storia si rispetta - ha aggiunto - Quella sera di 30 anni fa raggiungemmo un record di ascolti di 17 milioni di spettatori, non so chi altro lo abbia fatto". "Potrei leggere i tanti messaggi arrivati su Instagram: sono stati massacrati - ha detto- Qualcuno ha anche scritto 'se li querelate vincete di sicuro', ma ci mancherebbe, sono troppo artista per pensare di mettere tutto in mano a degli avvocati, e non penso assolutamente che ci sia stata derisione, è che a loro, inconsapevolmente, quella cultura, quell'attenzione al femminile manca". Secondo Jo Squillo, che da anni è impegnata in progetti e iniziative a favore dei diritti delle donne, tutto il Festival comunque ha dimostrato di non aver fatto alcun passo avanti.
    "Basta confrontare il numero di cantanti donne e uomini in tutte le categorie - ha spiegato - fino ad arrivare agli autori che su 10 solo una è donna e ai direttori d'orchestra dove di donne zero". "Per tutto questo chiedo ufficialmente alla Rai che sia data l'organizzazione del prossimo Festival a un gruppo di donne - ha aggiunto - Come in tutti i settori venga rispettata la partita di genere". (ANSA).
   

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