Due gemme di Patrick Schick, talento rimasto incompiuto nel suo passaggio in Serie A, regalano alla Repubblica Ceca la vittoria contro la Scozia nell'esordio a Euro 2020. Dopo un'attesa lunga 23 anni dall'ultima apparizione ad una manifestazione internazionale, è amaro il risveglio di Hampden Park: gli scozzesi confermano la loro solita generosità, ma anche limiti strutturali, sopratutto in attacco, che impediscono loro di capitalizzare anche una sola delle moltissime occasioni da rete. Ne approfittano così i cechi, che con un gol per tempo - due capolavori dell'ex centravanti di Sampdoria e Roma - affiancano l'Inghilterra sul primo gradino del Gruppo D. In una partita dove le due squadre si sono sostanzialmente equivalse, a fare la differenza è il 25/enne attaccante del Bayer Leverkusen con la sua doppietta, a cavallo dell'intervallo.
La prima, da centravanti di razza, con uno stacco di testa imperioso, in mezzo alla difesa scozzese. Il secondo grazie ad un prodigio balistico, una conclusione di prima intenzione quasi da centrocampo, che sorprende l'estremo difensore scozzese. Due perle, quelle di Schick, all'interno di una prestazione sontuosa, da vero trascinatore: sempre nel vivo dell'azione dei cechi, immancabilmente pericoloso. A conferma del suo rapporto speciale con la sua nazionale: 13 gol in 27 apparizioni, protagonista di 10 gol nelle ultime nove gare da titolare. E, al triplice fischio finale, sarebbero potute essere addirittura quattro le sue reti, se David Marshall non avesse concesso gli straordinari. Come in apertura, quando è pronto a respingere di riflessi la girata in area del n.10 ceco.
Prima del vantaggio ceco, la Scozia - sempre pronta a ripartire - si vede con i suoi uomini migliori. In azione di contropiede, alla mezz'ora, Andy Robertson costringe Tomas Vaclik al salvataggio in angolo. Quindi è il centravanti Lyndon Dykes ad anticipare tutti, ma la sua deviazione si spegne sul fondo. Gol sbagliato, e gol subito. E' chirurgico il colpo di testa di Schick, che sovrasta Grant Hanley e Liam Cooper per l'1-0 ceco prima dell'intervallo. Nella ripresa la Scozia riparte a spron battuto, e colpisce subito una traversa con Jack Hendry. Ma sul ribaltamento di fronte, Schick indovina la parabola da oltre 45 metri, forte e precisa, che ipoteca il successo. Lo spirito indomito della Tartan Army tiene accesa la partita fino all'ultimo: prima Dykes, quindi Stuart Armstrong si illudono di poter dimezzare lo svantaggio. Ma il pomeriggio resta di Schick, e della sua memorabile doppietta.