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Mediterraneo:migrazioni,gestione rifiuti priorità Arlem 2014

Regioni e città insieme per sviluppo e lavoro

24 febbraio, 20:16
Mediterraneo:migrazioni,gestione rifiuti priorità Arlem 2014 Mediterraneo:migrazioni,gestione rifiuti priorità Arlem 2014

TANGERI - La gestione dei flussi migratori e il problema dell'inquinamento provocato dai rifiuti saranno gli assi centrali dell'azione dell'Assemblea regionale e locale euro-mediterranea (Arlem) nel 2014. I rappresentanti delle collettività locali di tutto il bacino del Mediterraneo, riuniti oggi in sessione plenaria a Tangeri (Marocco), hanno approvato il programma che guiderà le attività dell'Assemblea che è divenuta il braccio operativo regionale dell'Unione per il Mediterraneo (Upm).


Il sindaco di Lisbona, Antonio Costa, è stato incaricato dall'Arlem di preparare un rapporto per valutare quale contributo le autorità locali possano fornire per facilitare una gestione efficace dell'immigrazione tra le due sponde. ''Tutti devono impegnarsi nella gestione dei movimenti migratori, a partire dai sindaci e dai rappresentanti di regione che affrontano il problema dell'immigrazione in prima linea, avendo un contatto diretto con i cittadini'', ha sottolineato il presidente del Comitato delle regioni dell'Ue e copresidente dell'Arlem, Valcarcel Siso. ''L'Arlem può dare un contributo importante e offrire soluzioni per controllare le migrazioni, a vantaggio di tutti i paesi della regione mediterranea'', ha aggiunto il governatore di Giza (Egitto) e copresidente dell'Arlem per la sponda sud, Ali Abdel Rahman.

 

L'altro tema chiave dell'azione dell'Assemblea sarà la lotta contro l'inquinamento nel Mediterraneo, che passa attraverso una corretta gestione dei rifiuti nei paesi della sponda sud. ''Dobbiamo lavorare con l'assistenza dei paesi della sponda nord per il bene di tutta la regione: l'inquinamento del Mediterraneo aumenta a causa della cattiva gestione dei rifiuti'', ha osservato Abdel Rahman. La necessità di un ''cambio di mentalità'' è stata sottolineata anche dal sindaco di Beit Sahour (Palestina), Hani Al-Hayek. ''L'Arlem può sostenerci per risolvere problemi concreti: nelle regioni arabe nessuno conosce il sistema di riciclaggio dei rifiuti e l'occidente può aiutarci a migliorare la vita nelle nostre città'', ha affermato Al-Hayek. I rappresentanti locali del Mediterraneo presenti a Tangeri hanno inoltre approvato un rapporto in cui si chiede all'Unione europea di avviare, entro la fine dell'anno, l'elaborazione di due strategie macroregionali nel bacino del Mediterraneo, una per l'area occidentale e l'altra per quella orientale, che in futuro potrebbero integrarsi alla strategia adriatico-ionica. Le macroregioni dovrebbero essere incentrate su progetti concreti, con l'obiettivo di creare nuovi posti di lavoro, promuovere il ruolo della donna e sostenere le piccole e medie imprese. Infine, l'Arlem ha rivolto un appello a tutti i Paesi della sponda sud affinché siano elaborati al più presto dei piani di mobilità urbana sostenibile.

 

Secondo l'Assemblea, la mancanza di adeguate infrastrutture nel settore del trasporto urbano costa ai paesi del bacino il 5% del prodotto interno lordo e, se le attuali tendenze dovessero continuare nei prossimi anni, la situazione potrebbe diventare ''insostenibile''. L'Arlem sottolinea l'esigenza di puntare su un maggiore decentramento dei poteri verso le città, in grado di meglio comprendere le esigenze locali, e sul rafforzamento della cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo per permettere lo scambio di buone pratiche.


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