Veneto

Pedemontana: Anac, troppi fondi pubblici

Atti a Corte Conti,ok Regione su nuove regole per concessionario

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Un incremento del contributo pubblico che "non appare ammissibile" alla luce delle condizioni contrattuali, perché potrebbe "falsare la concorrenza". Un impiego di risorse pubbliche, pur "attenuato" rispetto al passato, ancora "sbilanciato a sfavore del soggetto pubblico" rispetto alla "mobilitazione delle risorse private da parte del Concessionario". Uno slittamento del termine dei lavori al 30 settembre 2020 giudicato "non ammissibile" senza una corrispondente e adeguata riduzione della durata della gestione.
    Sono le principali criticità sull'iter per la Pedemontana veneta mosse dall'Autorità Nazionale anticorruzione in una delibera, pubblicata oggi e inviata alla Procura della Corte dei Conti, che ha già aperto un'indagine sullo stato di avanzamento dei lavori. Anac, che auspica inoltre "un riesame della stima sui volumi di traffico", giudica invece con favore le nuove modalità di remunerazione del concessionario introdotte dalla Regione Veneto, perché contribuiscono a una migliore suddivisione dei rischi.
   

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