Veneto

Zaia, test medicina è discriminatorio

Ministro promise abolizione ma rimasta lettera morta

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 6 SET - "Errare è umano, perseverare diabolico. Anche quest'anno solo un candidato su sei potrà accedere alle Facoltà di Medicina. Lo farà indovinando le crocette di un quiz. Gli altri cinque invece non potranno dimostrare sul campo il loro valore studiando, dando esami, cioè facendo veri test. E' ingiusto, miope, discriminatorio, pericoloso perché assegna di fatto al caso la decisione su chi diventerà medico". Così il presidente del Veneto Luca Zaia, contrario al numero chiuso per l'accesso all'Università, interviene in occasione dei via ai test di medicina. "Ricordo un Ministro che, il 21 maggio 2014, in piena campagna elettorale per le Europee, venne a Padova a dire che il numero chiuso sarebbe stato abolito - aggiunge Zaia -. Esultai con riserva e purtroppo la riserva era fondata: quella captatio benevolentiae in un tempio dello studio universitario è rimasta lettera morta, sepolta dentro all'ultimo cassetto dell'immancabile commissione tecnica, istituita per individuare il metodo alternativo migliore".
   

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