Valle d'Aosta

Centro donne Aosta, "le pressioni contro l'aborto non sono fake news"

"Tre o quattro casi segnalati, ma tuteliamo la riservatezza"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 27 APR - "Noi abbiamo semplicemente detto che ci sono queste due macro criticità" ovvero l'imposizione da parte di "volontari" dell'"ascolto del battito fetale" e "la promessa di sostegni economici o beni di consumo", ma poi "dovranno verificarle le strutture di riferimento, se vorranno.
    Se poi ci diciamo che il Centro ha detto una fake news e che sono tutti racconti e falsità, allora ognuno è libero di interpretarlo come vuole". Così all'ANSA la presidente dell'associazione Centro donne contro la violenza di Aosta, Anna Ventriglia. Le segnalazioni di questo tipo ricevute, spiega, "sono tre o quattro", ma non vuole entrare nel dettaglio: "Non tocca a me dire da parte di chi venivano fatte queste richieste, io ho fatto questa segnalazione, in più noi siamo protette dall'anonimato, dalla riservatezza delle donne".
    Usl e Regione Valle d'Aosta hanno dichiarato di non essere a conoscenza dei casi, segnalati dall'associazione in una nota, di "donne che, giunte in presidi sanitari pubblici del territorio regionale per accedere all'interruzione volontaria di gravidanza, sono state negli stessi luoghi sottoposte a indebite interferenze e pressioni da parte di volontari". Inoltre il Movimento per la vita - Centro di aiuto alla vita di Aosta ha precisato "che non svolge attività presso presidi sanitari pubblici del territorio regionale". "Dato che l'Usl - replica Ventriglia - dice che non ci sono state segnalazioni allora le nostre donne dicono il falso? Però delle segnalazioni a noi sono arrivate, l'unico modo per gestire determinate situazioni è parlarne". (ANSA).
   

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