Valle d'Aosta

Welfare, presto legge quadro regionale

L. Viérin: 'Regia unica regionale per i servizi agli anziani'

Redazione Ansa

Un largo accordo sociale tra Regione, enti locali, sindacati e terzo settore sul nuovo modello di welfare valdostano porterà nei prossimi mesi al varo di una legge quadro. Lo ha annunciato oggi l'assessore regionale alla sanità e politiche sociali, Laurent Viérin, presentando i risultati del lavoro di concertazione che ha prodotto un documento condiviso che sarà la base della nuova norma. "Ci sarà un'unica regia regionale nella gestione dei servizi per gli anziani e saranno individuate linee di indirizzo uniche e univoche, parametri e standard uguali per tutti", ha anticipato l'assessore Viérin. Sul tavolo anche la definizione di "un unico criterio di valutazione per l'accesso ai servizi". "L'obiettivo finale - ha evidenziato Viérin - è di elaborare una legge sulla famiglia per arrivare alla definizione di una misura unica di sostegno".

Il lavoro di stesura dei principi cardine del nuovo modello di welfare regionale ha coinvolto anche gli enti locali, impegnati in prima fila nella gestione dei servizi sociali. "Vogliamo costruire tutti insieme un sistema efficiente, efficace e che costi il giusto", ha spiegato Joel Creton, sindaco di Ollomont e presidente dell'Unité des communes del Grand-Combin. "Negli ultimi anni - ha aggiunto - sono stati i Comuni con più di mille abitanti a sostenere il welfare complessivo con il proprio avanzo di amministrazione".
Il via libera a progetto è arrivato anche dai sindacati. "Nel passato ci sono stati anche motivi di conflitto con la Regione - ha detto Domenico Falcomatà, segretario generale della Cgil Valle d'Aosta - ma con le nuove linee guida queste divergenze possono venire meno". La necessità di "tutelare gli anziani, ma anche gli operatori" è stata evidenziata da Ramira Bizzotto (Uil). Jean Dondeynaz (Cisl) ha giudicato "condivisibile" l'approccio di "ragionare non solo in termini economici ma anche sulla centralità della persona" ed ha auspicato il superamento della situazione attuale caratterizzata "da una disomogeneità di servizi, anche in termini di costi". Secondo Guido Corniolo (Savt) "si gettano le basi di un nuovo modello a noi molto caro, basato sulla concertazione in cui tutti i soggetti sono coinvolti".
   

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