(ANSA) - PERUGIA, 04 APR - Il difensore civico della Regione
Umbria, Marcello Pecorari, ha inviato all'Assemblea legislativa
la Relazione in merito all'attività svolta nel 2023.
Il suo ruolo - ricorda una nota dell'ente - è quello di
svolgere una funzione di garante dell'imparzialità e del buon
andamento della pubblica amministrazione ponendosi come figura
di mediazione e raccordo tra il cittadino e l'ente pubblico in
una costante attività di impulso e sollecitazione nei confronti
di quest'ultimo attraverso la segnalazione, su richiesta dei
diretti interessati ma anche di propria iniziativa, di
disfunzioni, carenze o ritardi. L'accesso alla difesa civica è
gratuito.
Nel corso del 2023, sono state registrate complessivamente
130 istanze, oltre ad un numero consistente di contatti,
telefonici, via mail e in presenza, che non vengono rubricati in
quanto trattasi di semplici richieste di informazioni o di
richieste il cui ambito non risulta essere di competenza della
difesa civica regionale. Queste ultime spesso si concludono con
la semplice risposta telefonica o, ove possibile, i cittadini
vengono indirizzati ai giusti interlocutori.
Va segnalato un aumento delle istanze in materia di riesame
avverso dinieghi e/o mancate o parziali risposte da parte di
enti ai sensi dell'articolo 25 della Legge 241/1990.
"Molte richieste di riesame - spiega Pecorari nella relazione
- sono state formalizzate dai diretti interessati, in altri
casi, invece, sono pervenute da legali nominati dagli
interessati. Numerose richieste hanno interessato gli enti
locali della regione, dai quali abbiamo sempre avuto puntuale
risposta e collaborazione. Altre istanze hanno riguardato
problematiche di natura ambientale e di carattere generale.
Preme sottolineare che è stata riscontrata ottima collaborazione
con le direzioni ospedaliere e da parte delle direzioni
regionali. Da questi enti, dalle aziende sanitarie e dagli
uffici regionali, è sempre pervenuta puntuale risposta,
prevalendo sempre la volontà di fare tutto quanto possibile per
andare incontro al cittadino allo scopo di ridurre ed eliminare
eventuali disservizi, adottando tutte le azioni possibili per
risolvere eventuali problematiche. Molti cittadini contattano
l'ufficio del Difensore civico manifestando una certa difficoltà
a muoversi all'interno dei portali comunali e regionali, o per
trovare uffici o referenti per le diverse esigenze. E' emerso,
infatti, che a volte la Pubblica Amministrazione viene percepita
come un soggetto difficile da raggiungere e con il quale non
sempre è facile avere una interlocuzione, preferendo ricorrere
al Difensore civico regionale proprio per la facilità di
accesso, informale e gratuita".
"Le materie sanità e sociale - prosegue il difensore civico -
sono quelle che hanno registrato maggiori accessi, ma è notevole
il dato, peraltro in crescita, dedicato alle istanze relative a
tematiche ambientali. Un altro dato che risulta in crescita, è
quello relativo alle richieste di riesame al difensore civico in
materia di diritto di accesso, in particolare ai sensi della
legge 241/1990. I servizi di comunicazione organizzati
dall'ufficio stampa dell'Assemblea legislativa all'interno della
rubrica 'Il Punto' trasmessi su tv, radio locali e on-line,
oltre ai comunicati stampa pubblicati sui quotidiani locali,
hanno rappresentato un ottimo strumento per far conoscere la
figura del difensore civico. Anche le associazioni di
volontariato presenti nella nostra regione e che operano in
ambito sociale e sanitario, e gli eventi con queste organizzati,
hanno contribuito molto a far conoscere la figura del difensore
civico".
"Gli incontri pubblici con le scuole, con l'Università per
stranieri di Perugia, gli incontri nelle scuole organizzate con
il Coni regionale e con le associazioni di volontariato, ma
anche gli eventi organizzati dalla Rete dei difensori civici
nazionali, dei quali è stata data ampia comunicazione attraverso
i quotidiani e le trasmissioni prodotte dall'ufficio stampa
dell'Assemblea legislativa, hanno contribuito ad accrescere la
conoscenza dell'Istituto e le relazioni con gli interlocutori".
Il difensore civico regionale si relaziona e cura rapporti di
reciproca informazione e collaborazione con gli organismi di
difesa civica di altre Regioni, nonché con organismi attivi a
livello nazionale ed internazionale e con il Mediatore europeo
(articolo 6, legge regionale 30/2007).
Il presidente del Coordinamento dei difensori civici delle
Regioni e delle Province autonome italiane è Marino Fardelli,
difensore civico della Regione Lazio. Il difensore civico della
Regione Umbria, Marcello Pecorari, è vice presidente del
Coordinamento insieme al difensore civico della Regione
Basilicata.
Nel settembre scorso si è svolta a Roma, la conferenza
internazionale degli Ombudsman (difensori civici), un momento di
grande condivisione fra difensori civici, rappresentanti
governativi, esperti e accademici provenienti da tutto il mondo.
Un'occasione unica e una partecipazione numerosa (circa 250
ospiti) per condividere esperienze, best practice e approfondire
il ruolo fondamentale dei difensori civici nel garantire una
governance aperta e responsabile. L'evento si è tenuto a Roma
presso la Camera dei deputati.
Con la nomina del Garante regionale delle persone con
disabilità, avvocato Massimo Rolla, avvenuta nel luglio 2022, le
richieste pervenute all'Ufficio del difensore civico sono state
condivise e nel 2023 si è svolto un incontro tra i
rappresentanti dei due istituti stabilendo anche una fattiva
collaborazione che continua tuttora, con l'unico obiettivo di
tutelare i diritti di soggetti con disabilità.
L'obiettivo primario e l'impegno principale del difensore
civico regionale - prosegue la nota - è quello di tutelare e
favorire il dialogo e i rapporti con la pubblica amministrazione
di tutti i cittadini, soprattutto quelli più fragili e deboli
che, come è stato registrato in questi primi anni di attività,
hanno dimostrato di avere maggiore difficoltà nel rapportarsi
con le pubbliche amministrazioni e, quindi, a vedere garantiti i
propri diritti. (ANSA).
Relazione del difensore civico della Regione per il 2023
Nel documento inviato all'Aula registrate 130 istanze