Umbria

Pd, improvvisazione Giunta umbra su Covid

Per consiglieri umbri "fatto trascorrere invano mesi preziosi"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 26 OTT - "La Giunta regionale, dopo aver fatto trascorrere invano mesi preziosi, senza preparare il sistema sanitario umbro all'eventualità di una seconda ondata della pandemia, dimostra adesso di agire nella più totale improvvisazione e autoreferenzialità mettendo a rischio la salute dei cittadini e l'efficienza dei servizi": lo affermano i consiglieri regionali del Partito democratico, Tommaso Bori, capogruppo, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi. A loro avviso "la recente ordinanza con cui è stata decisa la chiusura del pronto soccorso di Spoleto, ad esempio, sta a testimoniare che di fronte ad una situazione così difficile si pensa di continuare ad operare senza un'effettiva programmazione condivisa con amministratori e comunità locali".
    "Se perfino il sindaco De Augustinis, eletto tra le fila del centro-destra come la stessa presidente della Giunta, Tesei, è arrivato a dichiarare di 'sentirsi preso in giro e di non fidarsi della Regione' - sostengono i consiglieri del Pd -, la decisione di chiudere il pronto soccorso e smantellare i servizi di prima emergenza dell'ospedale di Spoleto, che è stata appresa dai giornali, appare quanto mai grave ed incomprensibile, arrivando a rappresentare l'ennesimo atto assunto da un assessore regionale alla Sanità che ignora, o fa finta di ignorare, le esigenze complesse di un territorio articolato come l'Umbria. Pensare di lasciare senza alcun presidio di emergenza un'area vasta e sensibile come quella del cratere del terremoto, che va da Spoleto a Norcia, passando per l'Intera Valnerina, significa ignorare i bisogni di sicurezza e protezione di migliaia di famiglie già fortemente provate, che non potranno più permettersi di ammalarsi. Senza aver partecipato alcuna scelta con istituzioni e cittadini si sta chiedendo a tutti i presidi sanitari di destinare posti letto all'emergenza sanitaria, non tanto per una strategia condivisa, quanto a causa dei ritardi accumulati da una Giunta regionale che si è fatta trovare impreparata a gestire la nuova ondata di contagi".
    (ANSA).
   

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