Umbria

Turismo umbro cresce ma meno che altrove

Studio della filiale umbra della Banca d'Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 27 MAR - Un "dato preoccupante" relativo ai flussi turistici cresciuti, molto meno però che altrove, con capacità di intercettare in Umbria solo in piccola parte l'espansione osservata a livello mondiale e in misura molto inferiore rispetto al resto del Paese, ma "dati confortanti e molto elevati" relativi al gradimento degli utenti che posizionano la regione al secondo posto subito dopo il Friuli Venezia Giulia: sono due degli aspetti che emergono da uno studio inedito condotto in Umbria dalla filiale di Perugia, per il periodo 2002-2018, a seguito dello studio nazionale sul turismo realizzato dalla Banca d'Italia.
    "Destinazione Umbria-Il turismo in Umbria negli anni Duemila" è il titolo del rapporto che è stato illustrato a Perugia, in un incontro con i giornalisti alla presenza di Nicola Barbera, capo filiale di Perugia di Bankitalia, e nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori nel corso del Convegno "Destinazione Umbria - Il viaggio, il soggiorno, il ritorno economico sul territorio".
   

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