Trentino

Sangiuliano, vogliamo regalare un libro a ogni nascituro

Lavoriamo a una legge sul libro, fondi a librerie nei centri

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 27 MAG - "Stiamo lavorando a una legge sul libro, ho già anticipato alcune idee. Una che voglio dire qui è che pensiamo di regalare un libro a ogni nuovo nato. Adesso vedremo in che formula, dando con un buono, magari attraverso gli strumenti informatici, lo Spid e quant'altro, alle famiglie che potranno acquistare un libro per il loro nascituro e poi regalarglielo quando avrà l'età per potere leggere". Lo dice il ministro Gennaro Sangiuliano nel suo intervento del Festival dell'economia di Trento. Il ministro dice poi di essere convinto che il formato cartaceo non decadrà mai: "E' un po' quello che è successo alla radio, si diceva all'arrivo della televisione sarebbe scomparsa e invece è rimasta ed ha trovato una sua dignitosa dimensione. Io penso che il formato cartaceo sopravviverà sempre, io lo preferisco dopo una giornata davanti al video...". L'altra cosa che il ministro intende fare con questa leggere è evitare lo spopolamento nei centri storici delle librerie. "C'è infatti - spiega - il tema degli affitti, è evidente che oggi si preferisce affittare a una griffe che può pagarti cifre sconsiderate invece che a chi deve tenere il conto di una libreria. Come lo faremo? Imponendo anche con un meccanismo risarcitorio ai Comuni che molto spesso sono proprietari di locali storici nei centri urbani o altri enti pubblici di dare preferenzialmente al libraio a equo canone la possibilità di affittare l'immobile". E continua: "Altra misura che cercheremo di porre in essere è sul modello del progetto di qualche anno fa chiamato Impresa Donna che dava risorse a fondo perso a donne che volevano iniziare un'impresa. Noi vorremmo farlo con i librai e quindi dare un fondo a dei giovani under 35 per aprire una libreria (oggi ci sono anche corsi per librai che vanno molto bene, con molti giovani che hanno questa grande passione che io condivido in pieno) e in questo caso preferibilmente nelle periferie". (ANSA).
   

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