Trentino

Gli italiani in divisa del Kaiser

Furono 100.000 e malvisti perché parlavano la lingua del nemico

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 6 APR - Oltre 100mila soldati di lingua italiana hanno combattuto durante la Grande Guerra per l'Impero austro-ungarico. I militari in divisa del Kaiser furono però considerati inaffidabili e sospetti perché parlavano appunto la lingua del nemico. Lo storico altoatesino Andrea Di Michele analizza il loro destino nel libro "Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d'Austria" (Laterza).
    "I miei stessi fratelli austriaci mi trattano tanto male senza alcuna ragione, perché io non mi sono comportato male né verso di loro né verso il mio caro Impero austriaco", scrisse il contadino goriziano Giuseppe Cisilin ai suoi familiari. I soldati, provenienti dal Trentino e dal litorale austriaco, furono inviati soprattutto sul lontano fronte russo, dove circa 30.000 finirono prigionieri. Gli italiani in divisa austriaca, anche se visti con diffidenza, furono però contesi dall'Italia, che avviò pressioni e tentativi di rieducazione nazionale, come ricostruisce il ricercatore della Libera Università di Bolzano.
   

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