Trentino

Salute:Trentino;punto su guardie mediche domani in Consiglio

Seduta straordinaria si richiesta delle minoranze

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 26 SET - In discussione domani in Consiglio provinciale a Trento, in una seduta straordinaria richiesta dalle minoranze, la questione delle guardie mediche. Un solo punto all'ordine del giorno, da discutere fino a votare: la proposta di mozione 464 sottoscritta da tutti i rappresentanti dell'opposizione, che chiede all'assemblea legislativa di impegnare la Giunta a "sospendere l'applicazione del deliberato che taglia il numero di guardie mediche e i rispettivi presidi sul territorio, per intraprendere un confronto leale e trasparente con gli amministratori locali teso a concertare soluzioni che siano rispettose delle peculiarità dei territori e delle aspettative della popolazione".
    Nel testo i dodici firmatari, nell'ordine Giacomo Bezzi, Rodolfo Borga, Manuela Bottamedi, Claudio Cia, Claudio Civettini Civettini, Filippo Degasperi, Massimo Fasanelli, Maurizio Fugatti, Nerio Giovanazzi, Marino Simoni, Walter Viola e Gianfranco Zanon, motivano l'iniziativa politica ricordando come nel piano della cosiddetta "riorganizzazione" della sanità trentina, i presidi territoriali delle guardie mediche subiscano una riduzione del 30%. "In termini numerici - precisano i consiglieri - si passa da 33 presidi sparsi sul territorio a 20, con due sedi che diventano operative durante la stagione turistica, e da circa 150 guardie mediche operanti in Trentino si passa ad un centinaio. Gli amministratori locali riferiscono di aver ricevuto la notizia con comunicazione dal direttore dell'azienda sanitaria o tramite telefonate dai vertici del proprio distretto, quindi senza un reale confronto e una concertazione dell'iniziativa".
    Secondo le opposizioni ciò dimostra che "la visione complessiva di questo piano non è chiara, considerato che a fronte di risparmi teorici dai tagli dei servizi sul territorio corrisponderà una progressiva centralizzazione della sanità, con aumento degli accessi nei pronto soccorso principali e conseguente calo della qualità del servizio. Il presidio di guardia medica - concludono gli esponenti della minoranza - viene percepito come fondamentale per i cittadini, soprattutto quelli che vivono nei territori periferici della nostra provincia e che già manifestano insofferenza per la perdita progressiva di altri servizi essenziali". (ANSA).
   

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