Toscana

Impegno di Pisa in Ue per aumentare bus 'verdi' entro 2019

Sindaco Filippeschi, adesione convinta a iniziativa europea

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 13 LUG - C'è anche Pisa fra le 24 città europee che si sono impegnate, insieme alla Commissione europea, a mettere su strada entro il 2019 almeno 2mila nuovi autobus a 'zero-emissioni', alimentati da energia elettrica. La promessa, fatta durante la plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) e presentata dalla commissaria ai trasporti Violeta Bulc, si è concretizzata in una dichiarazione comune firmata, oltre che dai 24 centri urbani, anche da 12 regioni, 3 organizzazioni dei trasporti, 11 aziende e 5 associazioni di vario tipo.
    Insieme a Milano, Pisa è l'unica città italiana coinvolta, mentre fra le regioni ha firmato il Friuli Venezia Giulia. "Il Comune di Pisa ha aderito con convinzione a questa iniziativa che promuove la revisione della direttiva sulle gare d'appalto per i carburanti alternativi e l'incentivazione ad acquistare autobus innovativi", perché "è in linea con le strategie e i progetti identificati dal Comune" stesso, commenta il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi. "A tal proposito - aggiunge - l'Amministrazione ha realizzato venerdì scorso il primo incontro pubblico focalizzato su infrastrutture e mobilità aperto alle imprese, agli enti di ricerca e alle autorità pubbliche locali e regionali per fare il punto sul piano strategico dell'area pisana, progetti in corso e priorità per l'immediato futuro". Solo il 10-12% dei 200mila bus pubblici attualmente in circolazione in Europa utilizza carburanti alternativi.
    L'iniziativa presentata oggi vorrebbe aumentarne la quota fino al 25% entro il 2025. Per farlo, nessun nuovo finanziamento Ue sarà messo a disposizione, ma il documento parla di opportunità d'investimento per più di un miliardo di euro. Lo scopo è infatti quello di creare una piattaforma per aiutare gli enti locali a trovare fondi Ue ma anche permettere loro di ottenere prezzi vantaggiosi dalle industrie produttrici grazie a ordini programmati o collettivi.(ANSA).
   

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