Toscana

Donna accoltellata in autogrill a Natale, fermato l'ex marito

L'aggressione in un'area di servizio dell'A1 a Campi Bisenzio (Firenze)

Redazione Ansa

Svolta nella vicenda della donna aggredita e ferita in un autogrill il giorno di Santo Stefano vicino a Firenze. L'ex marito è stato fermato oggi in Friuli. Un'aggressione frutto di "un'accurata preparazione", secondo un piano che il 65enne avrebbe avviato dal 22 dicembre scorso, giorno in cui si era concluso con la messa alla prova il processo a suo carico per una precedente presunta violenza nei confronti della ex moglie che aveva causato la stessa separazione. "Un'azione criminosa risultata sorretta da un fortissimo risentimento", verso la donna "non solo per la separazione" ma "soprattutto per aspetti finanziari legati alla gestione di una società immobiliare della quale" la ex "deteneva le quote di maggioranza e dalla cui gestione l'indagato era stato estromesso". E' questo il quadro ricostruito dagli inquirenti per il ferimento dell'insegnante di 58 anni, avvenuto il 26 dicembre scorso nell'autogrill Bisenzio nord dell'A1 a Campi Bisenzio (Firenze) durante il viaggio di ritorno a casa dal Lazio alla Lombardia. E che oggi ha portato al fermo dell'uomo per tentato omicidio e calunnia. 

 

Proprio sull'ex marito, domiciliato a Pulfero, in provincia di Udine, si erano concentrati i primi sospetti anche se poi gli inquirenti - le indagini sono state condotte dalla squadra mobile e dalla polizia stradale di Firenze e coordinate dalla procura del capoluogo dove oggi si è tenuta una conferenza stampa - già il giorno dopo avevano fatto trapelare che il presunto responsabile si dovesse cercare altrove: il 65enne si era presentato spontaneamente a una caserma dei carabinieri di Udine, mettendosi a disposizione delle autorità per dare i chiarimenti che fossero serviti e gli venissero chiesti.

Gli accertamenti condotti, analizzando in particolare i filmati delle strade che l'ex marito avrebbe percorso, hanno portato poi al suo fermo. Secondo gli investigatori l'ex marito, dopo aver noleggiato in Slovenia una Fiat Tipo grigia, con targa slovena, avrebbe applicato sulla vettura una targa italiana, riconducibile a un'auto dello stesso modello e colore intestata a una persona domiciliata in Piemonte e totalmente ignara. Con quella vettura l'uomo avrebbe inseguito la donna fino a Cerveteri, in provincia di Roma, dove solitamente passava le vacanze di Natale con i parenti e poi sarebbe rimasto in zona. La donna il 26 è poi ripartita con le figlie di 29 e 31 anni per Segrate dove risiede venendo seguita dall'ex.

Alla stazione di servizio Bisenzio nord l'uomo, con il volto coperto da cappello e occhiali scuri, l'avrebbe aggredita mentre si trovava da sola in auto: le figlie erano scese per raggiungere la stazione. L'avrebbe colpita al viso cercando poi di sferrarle tre fendenti al petto, con un coltello seghettato, non andati a buon fine per la prontezza della donna che si era difesa scalciando e riuscendo infine a fuggire e a chiedere aiuto: per lei 15 giorni di prognosi per una ferita a una gamba. L'uomo sarebbe quindi scappato, uscendo dall'A1 a Calenzano e, dopo aver sostituito la targa italiana con quella slovena, sarebbe rientrato al suo domicilio percorrendo strade secondarie. Oggi il fermo in Friuli.

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