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Trump: visto manifestazioni, perché non hanno votato?

Redazione Ansa

(ANSA) - WASHINGTON, 22 GEN - "Ho visto le proteste ieri, ma se non sbaglio abbiamo appena avuto un'elezione"! Perché queste persone non hanno votato? Le celebrità fanno male alla causa".
    Così Donald Trump su Twitter dopo le proteste in tutto il mondo alla 'Marcia delle donne contro il suo insediamento. "Wow, i dati sugli ascolti televisivi sono appena usciti: 31 milioni di persone hanno visto l'inaugurazione, 11 milioni in più rispetto ai buoni ascolti di 4 anni fa!", aggiunge Trump.Sono 2,5 milioni i manifestanti in tutto il mondo che hanno aderito alla marcia delle donne organizzata nelle principali capitali contro l'insediamento di Donald Trump. Lo riferiscono gli organizzatori del Womens March.
    Una marea umana a Washington per la 'marcia delle donne', una mobilitazione nata da un'idea lanciata su Facebook e diventata un evento storico con centinaia di migliaia di persone che, nel primo giorno dell'amministrazione Trump, si sono riversate nella capitale per far sentire la propria voce, per dare forma alla protesta contro un presidente che "non ci rappresenta", dicono.
    E il messaggio e' forte e chiaro nella mobilitazione che ha pochi precedenti, al punto che l'organizzazione dell'evento e' costretta a cambiare i piani all'improvviso per gestire l'enorme partecipazione, oltre ogni aspettativa. E quando la marcia parte cambia anche il tragitto: si va verso la Casa Bianca.
    Si parla di oltre 500 mila persone come un fiume in piena lungo le principali arterie della citta'. Un'onda rosa che nella protesta adesso sembra inarrestabile. Ma ci sono tutti i colori dell'America in questa massa umana, ci sono tutte le generazioni, ci sono gli uomini scesi in piazza da "alleati" delle donne, ci sono famiglie intere, con bambini piccoli. Ci sono i padri e le figlie. I nonni e i nipoti. C'e' chi ha guidato per dieci ore per essere qui. Chi e' arrivato in treno o in bus. E per tutta la mattinata i vagoni della metropolitana hanno viaggiato pienissimi.
    Qualcuno ha cominciato a scandire slogan e intonare canti fin da li', nonostante la calca. Alle fermate designate per la manifestazione scendono tutti e alzano subito i cartelli: Black Lives Matter, R-E-S-P-E-C-T, "I diritti delle donne sono diritti umani", "La diversità rende l'America grande ADESSO!". Sono tra le migliaia di messaggi, dai piu' classici ai piu' creativi. E non si contano i pussyhat, i cappellini rosa nati da un'idea di due amiche californiane e diventati simbolo della protesta. Li indossano anche i moltissimi uomini che marciano con le mogli, le figlie, le amiche, le sorelle. Il perche' lo spiega all'ANSA Michael Mcewen del Maryland: "Mi ha portato in piazza oggi il desiderio, da uomo, di essere un alleato delle donne. Non sono qui per guidare questa marcia, non sono io il protagonista, ma sono qui per difendere il rispetto dei diritti di tutti".
   

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