(ANSA) - NEW YORK, 3 GIU - E' bufera su Mark Zuckerberg. Il
numero uno di Facebook si è detto "disgustato" dai commenti di
Donald Trump sulle proteste per George Floyd ma ha rifiutato di
intervenire sui post del presidente censurati da Twitter. E tra
i suoi dipendenti è scoppiata la rivolta. Critici anche i leader
delle organizzazioni per i diritti civili che parlano, senza
mezzi termini, di una "delusione".
Zuckerberg però non arretra di un centimetro di fronte alla
valanga di polemiche: è stata una "decisione difficile" ma
"approfondita", dice ai suoi dipendenti nel corso di una
videochiamata inizialmente in programma giovedì ma anticipata
per chiarire la sua posizione.
Una posizione che Zuckerberg e la sua numero due, Sheryl
Sandberg, hanno cercato senza successo di spiegare ai leader
della grandi associazioni per i diritti civili. L'atteggiamento
di Facebook su Trump è un "precedente pericoloso", affermano in
una nota tre associazioni. "Siamo delusi e colpiti dalle
incomprensibili spiegazioni di Mark. Ha dimostrato di non capire
la soppressione di voto e si è rifiutato di ammettere come
Facebook sta facilitando la chiamata di Trump alla violenza
contro i manifestanti", aggiungono.
Le dure parole dei leader per i diritti civili si vanno ad
aggiungere alle critiche pubbliche a Zuckerberg da parte di
alcuni manager di Facebook e alla protesta virtuale dei
lavoratori del social, che hanno incrociato le braccia nel mezzo
della giornata lavorativa per mostrare la loro rabbia.(ANSA).
Bufera su Zuck, 'non fa nulla su Trump'
Critici leader dei diritti civili. Lui si difende,decisione dura