Tennis

Sabalenka: 'Io non sostengo la guerra, né Lukashenko'

La tennista bielorussa a Parigi prende le distanze dal regime

Redazione Ansa

"Non sostengo la guerra. Non sostengo la guerra, nel senso che non sostengo Lukashenko". Lo ha affermato la tennista bielorussa Aryna Sabalenka al Roland Garros, dopo aver vinto il quarto di finale contro l'ucraina Elina Svitolina, che al termine non le ha stretto la mano, venendo fischiata dal pubblico. La tensione tra tenniste dell'Ucraina e quelle di Russia e Bielorussia è cresciuta nel torneo in corso a Parigi e la n.2 al mondo era stata più volte sollecitata a prendere le distanze dal regime di Minsk. Dopo aver evitato per due volte la conferenza stampa post-match, oggi Sabalenka si è presentata facendo queste affermazioni.

Svitolina accusa Sabalenka, provocatorio aspettare stretta mano
Elina Svitolina ha accusato Aryna Sabalenka di aver deliberatamente "infiammato" la già tesa situazione tra i giocatori ucraini e bielorussi al Roland Garros. Per l'ucraina, - sconfitta dalla bielorussa ai quarti 6-4, 6-4 - il gesto della Sabalenka che a fine match si è fermata a rete fissando l'avversaria, in attesa della stretta di mano che non ci sarebbe stata, è stato una provocazione. "Non so perché stesse aspettando, perché le mie dichiarazioni erano state abbastanza chiare sulla stretta di mano", ha sottolineato Svitolina - che è stata fischiata dal pubblico - Quando ha visto Sabalenka fermarsi a rete ho pensato: "Cosa stai facendo? Ho chiarito la mia posizione". Sabalenka aveva sconfitto al primo turno un'altra ucraina Marta Kostyuk che pure si era rifiutata di strigerle la mano venendo anche lei fischiata dal pubblico. Svitolina ha sottolineato che lei e gli altri ucraini continueranno a mantenere la loro posizione contro i russi e i bielorussi anche nei tornei sull'erba compreso Wimbledon il mese prossimo. "Non venderò il mio paese a persone come queste", ha aggiunto l'ucraina sottolineando che a suo avviso la Sabalenka dovrebbe essere multata per essersi rifiutata di partecipare a due conferenze stampa obbligatorie dopo le partite del terzo e quarto turno.

   

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