Ciclismo

Ciclismo: diritti immagine eludono fisco

Inchiesta Mediapart svela esistenza diffuso sistema evasione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 GIU - Evasione fiscale. Non è pericolosa come il doping, ma forse si tratta di un comportamento illecito diffuso tra i ciclisti professionisti. Così almeno lascia intendere un'inchiesta pubblicata dal sito francese Mediapart a due giorni al via del Tour de France. Da quanto riporta a sua volta L'Equipe, dall'indagine emerge l'esistenza di un sistema collaudato di evasione. Numerosi corridori, si sostiene, avrebbero accresciuto il proprio reddito attraverso l'uso della compensazione in diritti di immagine tramite società con sede in paradisi fiscali (Lussemburgo, Cipro, Svizzera) per pagare meno tasse sui salari. Secondo la ricostruzione, il sistema, sviluppato da esperti fiscalisti, permette ai team di pagare una percentuale del salario di un corridore come remunerazione dei diritti per conto di una società con sede in Paesi che consentono notevoli vantaggi fiscali. I dipendenti possono così ottenere il denaro pagando aliquote fiscali più basse. Da parte sua, il datore di lavoro ha risparmiato sui contributi.
   

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