Calcio

Lnd, Ics e Fidicom, nuove misure per sviluppo calcio dilettanti

Siglata a Roma una nuova convenzione per la concessione di mutui

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Si rafforza la partnership tra Lega Nazionale Dilettanti, Credito Sportivo e Fidicom. Oggi a Roma, presso la sede della LND, è stata siglata una nuova convenzione per la concessione di mutui alle società e associazioni del calcio dilettantistico. Caratteristica principale dell'accordo è la possibilità di garantire integralmente i mutui ordinari concessi dall'Istituto per il Credito Sportivo attraverso la sinergia tra distinti strumenti di garanzia: il Fondo per l'impiantistica sportiva, gestito da ICS, il Fondo stanziato dalla LND e il Confidi Fidicom. Una misura che rende le condizioni dei mutui particolarmente vantaggiose proprio grazie alla presenza del sistema integrato delle garanzie. La convenzione mette inizialmente a disposizione delle affiliate LND un plafond 4,5 milioni di euro di mutui a condizioni agevolate (fino ad un massimo di 15 anni) da destinare prevalentemente a interventi di messa a norma e in sicurezza, abbattimento barriere architettoniche ed efficientamento energetico, oltre che a ristrutturazioni e realizzazioni di nuovi impianti per il calcio. "Il valore degli impianti deve essere realizzato e salvaguardato sia sotto il profilo della sicurezza ma anche della sostenibilità - ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia - l'accordo realizzato con l'Ics e Fidicom va proprio in questa direzione, confermando in pieno la linea di sostegno alle Società affiliate che necessitano di strumenti sempre più efficaci". "Questa convenzione rappresenta un ulteriore strumento finanziario a disposizione del calcio dilettantistico - ha dichiarato il presidente dell'Ics Andrea Abodi - frutto del lavoro sinergico tra l'Istituto, FIDICOM e la Lega Nazionale Dilettanti, in grado di consentire a tutte le componenti del movimento di poter accedere al credito per interventi finalizzati all'impiantistica sportiva. I danni provocati dalla pandemia - ha proseguito Abodi - hanno devastato i conti economici dell'intera filiera della LND, che non solo si è trovata a dover fare i conti con oggettivi problemi di liquidità, ma ha dovuto ridurre, se non azzerare, gli investimenti in infrastrutture, con ovvie conseguenze per l'intero sistema". (ANSA).
   

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