(ANSA) - TORINO, 26 GEN - La dirigenza della Juventus affidò
a un presunto boss della 'ndrangheta pacchetti di biglietti da
suddividere agli ultras perché era un personaggio "efficiente".
Non c'è prova, però, che fosse consapevole dei suoi legami con
la criminalità organizzata. A questa conclusione era arrivata la
procura di Torino nel quadro dell'inchiesta Alto Piemonte:
nessun reato penale, ma possibili illeciti di natura sportiva.
Da qui la trasmissione degli atti agli organi inquirenti
della Figc. I pm, nel corso dell'inchiesta, interrogarono
Francesco Calvo, ex responsabile del marketing (poi passato al
Barcellona) e altri due dirigenti. Nessuno disse di aver preso
informazioni sull'interlocutore, che era stato presentato da un
ex capo ultras poi indagato in Alto Piemonte.
Juve "all'oscuro legami con 'ndrangheta"
E' quanto emerge dall'inchiesta della procura di Torino