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Golf: Garcia, una Ryder a porte chiuse non la vogliamo

Spagnolo: "Per Europa sarebbe vantaggio, oggi troppe incognite"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 APR - "Giocare la Ryder Cup negli Stati Uniti, a porte chiuse, per il Team Europe sarebbe certamente un vantaggio. Ma non è questo che vogliamo. Un evento del genere, senza tifosi, suonerebbe davvero strano. In questo momento le incognite sono troppe". Così Sergio Garcia, in una videointervista alla quale hanno partecipato diverse testate spagnole, risponde all'ipotesi avanzata dalla PGA of America circa una Ryder Cup 2020, quella di settembre (25-27) ad Haven, nel Wisconsin, che potrebbe andare in scena a porte chiuse per via della pandemia di coronavirus.
    Dopo Rory McIlroy, Tommy Fleetwood e altri big, anche Garcia, recordman per punti realizzati (26) nella storia del torneo, prende posizione e spera che la competizione più importante al mondo del golf tra Usa e Vecchio Continente, sia rinviata al 2021.
    Sul Masters Tournament, che si giocherà in autunno, Garcia (vincitore 2017) spiega invece "che sarà un evento speciale".
    Infine, 'El Nino', grande tifoso del Real Madrid, prende posizione anche sull'eventuale conclusione della Liga. "Vorrei che il campionato finisse, anche senza tifosi sugli spalti, perché lasciare qualcosa a metà non è mai bello". (ANSA).
   

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