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Allegri e Juve addio dopo 5 anni, epilogo choc

L'annuncio della separazione arriva dopo un lungo confronto, che sembrava destinato a proseguire

Redazione Ansa

E' divorzio tra la Juventus e Massimiliano Allegri. Dopo cinque anni, altrettanti scudetti e undici trofei in totale, l'allenatore non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione: a renderlo noto il club bianconero.

 

La verità, o quantomeno la loro verità, si saprà solo sabato, quando Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri si presenteranno insieme nella sala conferenze dell'Allianz Stadium per spiegare i motivi del divorzio. Si capirà finalmente, al di là delle tante ipotesi di queste ore, cosa ha fatto precipitare il rapporto dopo 5 anni vincenti. La seconda clamorosa separazione della stagione a far rumore in casa bianconera, dopo quello del direttore generale Beppe Marotta. Le prime parole da ex, Allegri le ha dette oggi ricevendo il 'Tapiro' di 'Striscia la notizia'. "Sono stati cinque anni d'amore meravigliosi. Cinque anni per me sono tanti...Non so chi siederà ora sulla panchina, ma comunque sceglieranno un grande allenatore perché la Juventus e' una grande società". La telenovela su Allegri era cominciata ben presto, le domande sul futuro hanno 'tormentato' il tecnico fin dalla fine di febbraio, dopo il capitombolo contro l'Atletico Madrid in Champions, con la Juventus sul baratro dell'eliminazione già agli ottavi. "Ci hanno già dati per morti, - il suo intervento qualche giorno dopo - così sono venute fuori le voci su Allegri che va via. Sono legato alla Juve, ma ci vedremo a fine stagione con il presidente per fare il punto". La rimonta sui Colchoneros, dopo la quale Allegri era stato esaltato da tutta la stampa internazionale, e l'approdo ai quarti di Champions ha poi raffreddato per qualche giorno il tormentone, ma il fuoco è tornato a ravvivarsi ben presto.

Inutile il catenaccio del tecnico toscano: "Alla Juve sono legato da un contratto, qui sto bene. Ne parliamo quando la stagione sarà finita", con l'aggiunta di quella frase amara, "questa volta abbiamo un mese di tempo in più per programmare il futuro", dopo l'estromissione dall'Europa per mano dell'Ajax. Fino agli ultimi giorni, ognuno dei quali sembrava buono per il famoso summit con la società. Allegri avrebbe presentato ad Agnelli richieste, per adeguare la rosa della squadra e il suo stipendio, probabilmente ritenute esagerate dalla società. O, come si dice, che non hanno trovato l'unanimità nella triade che Allegri si è trovato a fronteggiare: Agnelli-Nedved-Paratici. Così è bastata una frase sibillina del vicepresidente a Roma, "chi vivrà vedrà" a fare capire che la trattativa avrebbe potuto diventare più difficile del previsto, se non addirittura un braccio di ferro. E si è arrivati alla cena di mercoledì, un faccia a faccia tra Agnelli e Allegri, un colloquio che non avrebbe però spianato la strada per un nuovo accordo. Tutt'altro. E così giovedì è andato in scena l''incontro allargato' alla Continassa, nella sede della società bianconera. Oltre tre ore attorno a un tavolo, il tecnico e i principali dirigenti, per cercare un possibile accordo. Un nulla di fatto, almeno così è stato fatto capire, con una nuova tornata annunciata per oggi. Ma questa mattina, pochi minuti prima delle 13, quando l'allenamento nel centro sportivo bianconero era appena terminato, ecco l'annuncio sul sito della società bianconera: "Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella stagione 2019/2020".

Ma non solo Allegri, Milano e Roma panchine roventi

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