Politica

Eutanasia: Cei, è vittoria dell'individualismo e nichilismo

"Grave inquietudine" viene espressa per la raccolta di firme per il referendum

Marco Cappato durante la raccolta firme per il referendum sull'eutanasia

Redazione Ansa

"Grave inquietudine" viene espressa dalla Presidenza della Cei per la raccolta di firme per il referendum che mira a depenalizzare l'omicidio del consenziente, aprendo di fatto all'eutanasia nel nostro Paese. "Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l'angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita - si legge in una nota -. Scegliere la morte è la sconfitta dell'umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali". 

 "Non vi è espressione di compassione nell'aiutare a morire - rileva ancora la Presidenza della Cei -, ma 'il Magistero della Chiesa ricorda che, quando si avvicina il termine dell'esistenza terrena, la dignità della persona umana si precisa come diritto a morire nella maggiore serenità possibile e con la dignità umana e cristiana che le è dovuta' (Samaritanus bonus, V, 2)". 
   

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