Politica

Elezioni: Vertice centrodestra ad Arcore. Salvini: 'Via legge Fornero'

Gasparri: 'Non disperdiamo il vantaggio'. Di Maio: 'Non cantate vittoria'

Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi in una foto d'archivio

Redazione Ansa

E' partito il countdown verso le elezioni del 4 marzo. Il centrodestra vede 'rosa': 'Non possiamo disperdere il vantaggio', dice Gasparri. Intanto è iniziato ad Arcore il vertice del centrodestra con Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e la leader di Fratelli d'Italia. Al pranzo dei leader, anche Niccolò Ghedini (per FI), Giancarlo Giorgetti (per la Lega) e Ignazio La Russa (per FdI).

Matteo Salvini incontrerà Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni ad Arcore nel primissimo pomeriggio. Sarà il primo - viene spiegato - di una serie di vertici, il prossimo sarà organizzato in casa Lega, per definire programmi e strategie in vista delle politiche del 4 marzo. Salvini domani chiederà agli alleati l'impegno ufficiale ad azzerare la legge Fornero come primo atto del nuovo governo.

"Non cantino vittoria", replica il M5s con Luigi Di Maio.  "Ho visto una serie di proiezioni sui giornali che dicevano che il centrodestra vince nei collegi uninominali, ma è una sciocchezza perché noi non abbiamo ancora presentato i nostri nomi per l'uninominale". Lo dice il candidato premier M5s Luigi Di Maio, in un video registrato a Porto Marghera e pubblicato su Facebook.

"Aspetterei a cantare vittoria: il centrodestra - afferma - candida Mastella, Cirino Pomicino, Micciché e personaggi impresentabili o improponibili. Noi invece stiamo avendo un sacco di disponibilità sui territori di persone del mondo delle imprese e delle associazioni, persone che hanno combattuto battaglie importanti, giovani laureati... Ci onorano della loro disponibilità: anche grazie a loro vinceremo e andremo al governo. Vi invito a diffidare delle proiezioni, non tengono conto dei nomi che metteremo in campo". Di Maio lancia un appello: "Le persone oneste, le migliori energie del Paese, si facciano avanti. Il M5s è una forza politica inclusiva, non esclusiva. Chi vuole provare a cambiare le cose partecipando, ha un'unica forza che permette la scelta democratica delle liste e non la cooptazione delle segreterie".

Intanto prosegue la lite tra il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda e i renziani sulla Rai

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