Politica

Referendum: Anpi, 'basta intimidazioni, intensifichiamo campagna per il 'no'

Renzi: "Con noi mille professori. Lega e M5s hanno paura di perdere la poltrona"

Una bandiera tricolore dell'Anpi

Redazione Ansa

Nuova presa di posizione dell'Anpi dopo le polemiche dei giorni scorsi per le parole del ministro Maria Elena Boschi sui partigiani. Il tutto mentre il presidente del Consiglio fa sapere che non ci sarà un presidente del comitato per il Sì ma la firma di mille professori a sostegno della riforma.

L'Anpi  - si legge in un documento approvato dal comitato nazionale dell'associazione dei partigiani - respinge "i tentativi di provocare o intimidire" l'Associazione, e "decide" di intensificare la Campagna per il "NO" alla riforma del Senato e per il "SÌ" alla correzione di parti dell'"Italicum" in "tutti i luoghi in cui l'ANPI ha una sede". "Il documento parla da solo" ha detto il presidente Carlo Smuraglia raggiunto al telefono.

Renzi, durante una diretta a Repubblica.tv sul referendum ha sottolineato che: "Ci saranno 10mila presidenti perché avremo 10mila comitati. Ora hanno firmato il manifesto 186 professori di diritto arriveremo a mille e il portavoce sarà il responsabile della comunicazione scientifica". Ed è andato all'attacco del fronte del no. "I parlamentari dei Cinque stelle e della Lega li capisco. Sanno che se passa il referendum uno su tre resta a casa. Sono terrorizzati di perdere la poltrona e vivere l'esperienza mistica di tornare a lavorare".

Intanto l'ex premier Enrico Letta invita ad abbassare i toni. "Ho sempre detto - sottolinea - che guardo ai contenuti. Penso che il clima da corrida e l'ipersonalizzazione che il governo ha messo attorno a questo tema è un errore che rischia di trascinare tutto lontano dai contenuti e di fare del male al Paese". "Penso che un appello ragionevole a tutti - ha aggiunto - è di fermarsi e smettere con questo clima da corrida che non farà bene al Paese".

 

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