Politica

Expo: negli atti anche il fruscio delle mazzette

Registrato dalla Gdf in intercettazioni del dicembre 2012

Redazione Ansa

Si sente anche il fruscio del ''conteggio delle banconote'' di una presunta tangente da 50mila euro nelle intercettazioni agli atti dell'inchiesta su presunti appalti pilotati e sospette mazzette legate a lavori per l'Expo, per Sogin e per la sanità lombarda. Inchiesta che giovedì scorso ha portato in carcere l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio, l'ex funzionario del Pci Primo Greganti, l'ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo, l'ex esponente ligure Udc Sergio Cattozzo, il manager di Expo Angelo Paris e l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro.
    Il 18 dicembre 2012, infatti, Cattozzo, come si legge nella richiesta di custodia cautelare firmata dai pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, nella sede del centro culturale 'Tommaso Moro', ritenuto la base operativa della ''cupola'', subito dopo l'uscita di Maltauro ''consegna a Frigerio una somma di denaro pari a 50mila euro, circostanza che emerge dai suoni registrati e dal contestuale conteggio delle banconote''. Cattozzo, come dimostrano le intercettazioni, inizia a contare le banconote ''tre, quattro, cinque, sei, sette'', mentre la Gdf annota: ''si sente il rumore di carte che scorrono tra le mani''. E lui va avanti: ''undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove, venti, ventuno, ventidue, ventitre, ventiquattro, venticinque (...) ventinove, trenta, trentuno, trentadue, trentatre, trentaquattro e trentacinque ... sessantancinque''.
    Nel dialogo intercettato i due parlano anche di una somma che ''verrà portata - si legge nell'atto - il giovedì successivo (...) a una persona chiamata 'Gigi' da identificarsi in Grillo''. E ''alla fine programmano per le ulteriori consegne di denaro'', relative a un appalto della Sogin, ''il possibile utilizzo di una cassetta di sicurezza in Svizzera e precisamente a Lugano''.
    L'incontro con la consegna della presunta mazzetta è testimoniato anche dai fotogrammi che si trovano nella richiesta di arresto, nei quali compaiono Cattozzo e l'imprenditore Maltauro, che entrano e poi escono dalla sede dell'associazione.

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