Europa

Adesivi protesta lavoratori turchi Zara

Appello a clienti su capi in negozi Istanbul, sostegno su social

Redazione Ansa

(ANSA) - ISTANBUL, 3 NOV - "Il prodotto che state comprando l'ho fatto io, ma non sono stato pagato": un'etichetta marrone con questa scritta in giallo da qualche giorno appare accanto a quella del prezzo sui capi in vendita in diversi store di Zara e altri negozi di abbigliamento a Istanbul. A metterla, raccontano i media locali, sono stati alcuni lavoratori turchi dell'azienda tessile Bravo, appaltatrice delle multinazionali dell'abbigliamento, denunciando di aver lavorato senza ricevere 3 mesi di stipendio e altre indennità perché "la fabbrica ha chiuso in una notte".
    Una forma di protesta che sollecita la solidarietà dei clienti, con un appello ben preciso: "Chiedete a Zara di pagarci".
    I messaggi invitano inoltre gli acquirenti a sostenere sul web la "Campagna per i capi puliti", che coinvolge lavoratori che avrebbero prodotto indumenti per Zara, Next e Mango. Un appello raccolto da molti clienti, che hanno condiviso sui social network le immagini delle etichette di protesta.
   

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