(ANSA) - SEUL, 7 LUG - Per la Corea del Nord le sanzioni
imposte dagli Stati Uniti al leader Kim Jong-un e ad altri
dirigenti per violazioni dei diritti umani equivalgono a una
formale dichiarazione di guerra. Lo dichiara in un comunicato il
ministero degli esteri di Pyongyang. Secondo il governo
nordcoreano, l'annuncio Usa delle sanzioni era "condito di bugie
e falsificazioni". "Ora che gli Usa hanno dichiarato guerra alla
Dprk (Repubblica Popolare Democratica di Corea), qualsiasi
problema dovesse sorgere con gli americani sarà trattato sulla
base della legge di guerra". Pyongyang definisce le sanzioni "un
crimine odioso" e chiede il loro ritiro minacciando in caso
contrario "la rottura immediata di qualsiasi canale di contatto
diplomatico" tra Corea Nord e Usa. I due Paesi non hanno
relazioni diplomatiche ma mantengono una linea di comunicazione
attraverso la missione diplomatica di Pyongyang all'Onu.
Secondo Washington, Pyongyang detiene in campi di prigionia
fra le 80.000 e le 120.000 persone, fra cui bambini.
Corea Nord: sanzioni Usa atto di guerra
Pyongyang, provvedimenti contro leader Kim 'crimine odioso'