Economia

Casa: in Italia patrimonio fondi immobiliari sale a 50 mld

In 2017 +4,2%. In Ue +8% a 550 mld, ma cala in Gb per Brexit

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Nel 2017 sale a 50 miliardi di euro il patrimonio dei fondi immobiliari in Italia, con un incremento del 4,2% rispetto all'anno precedente. E nei principali Paesi europei il 2017 si dovrebbe chiudere con un patrimonio di oltre 550 miliardi di euro, con un aumento dell'8%. Lo rivela il rapporto "I Fondi immobiliari in Italia e all'estero", realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei, in cui si osserva che "nonostante lo scenario economico e politico incerto, il fatturato immobiliare è aumentato ovunque, fatta eccezione per il Regno Unito, dove il brusco rallentamento dell'attività nel periodo post-Brexit ha comportato una consistente flessione".
    La crescita del mercato immobiliare italiano, che si lascia alle spalle una lunga crisi, "consolida il buon andamento del settore dei fondi immobiliari (407 quelli attivi)", con la previsione di "un leggero aumento" anche per il 2018.
    Il mercato immobiliare finanziarizzato italiano è costituito da un patrimonio immobiliare di circa 62 miliardi di euro (in crescita rispetto ai circa 60 miliardi di euro del 2016) ripartito fra fondi immobiliari destinati al pubblico retail, fondi immobiliari destinati ad investitori istituzionali, Siiq (società di investimento immobiliari quotate) e società immobiliari quotate. Complessivamente l'industria del mattone, al 30 giugno 2017, ha registrato una capitalizzazione in Borsa (fondi retail, Siiq e società immobiliari quotate) pari a circa 3,7 miliardi di euro.
    "Il settore immobiliare residenziale - ha commentato Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari - è in crescita in molti mercati, con un generalizzato aumento delle compravendite, guidate quasi ovunque dall'andamento positivo dell'usato, che rappresenta oltre due terzi degli scambi. È in crescita anche l'interesse per il comparto come asset class, soprattutto da parte degli investitori istituzionali americani".
    Da segnalare l'aumento del trend dei prezzi nella maggior parte delle piazze e "alcuni Paesi europei, Romania, Germania e Svezia, figurano ai primi posti nella classifica mondiale per incremento annuo" conclude Breglia sottolineando che il 2017 rappresenta "l'anno della svolta per l'Italia, sebbene non in tutti i territori", mentre Londra ha mostrato una performance negativa, "con cali delle quotazioni compresi tra il 3 e il 9%, e le prospettive rimangono incerte".
   

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