Economia

Immobiliare: Breglia,attira investitori esteri,in evoluzione

28 miliardi da oltreconfine dal 2010, traina Milano

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 MAG - Il mercato immobiliare in Italia vale il 19,1% del Pil, rispetto a un valore che in media in Europa si ferma al 17,8%. Il settore conta circa 800 mila imprese che impiegano 1,8 milioni di persone e ha visto crescere l'interesse degli investitori esteri: "Oltre 28 miliardi di euro investiti dal 2010, di cui il 42% per cento a Milano, in genere attraverso strumenti quotati". A fare il punto sull'andamento delle attività immobiliari in Italia è il presidente di Sidief, Mario Breglia, in occasione del convegno 'Real estate, responsabilità e impegno sociale nel pubblico e nel privato', nella sede milanese della Banca d'Italia. "Il mondo immobiliare – aggiunge - sta attraversando una costante e rapida evoluzione, legata ai cambiamenti che si stanno realizzando nelle modalità di lavorare, abitare, consumare".
    "Da settore a forte vocazione artigianale - spiega Breglia - si sta spostando verso una crescita dimensionale delle aziende, che, sia per decisione interna che per vincoli normativi, significa anche maggiore trasparenza e compliance. Una forte spinta è venuta dalle Sgr immobiliari e in generale dalla crescita dei fondi immobiliari, che oggi hanno un patrimonio superiore a 50 miliardi di euro. Poi le Siiq e le fondazioni bancarie".
    L'immobiliare, "spesso attaccato e sprofondato nella crisi passata, è un settore che svolge un ruolo importante per il Paese, soprattutto per Milano, che è il centro degli investimenti diretti dall'estero", sottolinea il direttore della sede di Milano della Banca d'Italia, Giuseppe Sopranzetti. Sul fronte dell'etica e della responsabilità sociale, "il bilancio per il settore è positivo", sostengono i relatori intervenuti al convegno, evidenziando la necessità che "la compliance divenga sempre più centrale nelle strategie aziendali e che venga proseguito e potenziato il percorso di crescita culturale già avviato, coinvolgendo una platea di operatori quanto più̀ estesa possibile".(ANSA).
   

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