Economia

Manovra:Confedilizia,prorogare cedolare secca,anche a negozi

Associazione chiede anche limite 4 per mille a Imu-Tasi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Riduzione della tassazione sui locali commerciali, che potrebbero essere salvati dall'abbandono e dal degrado attraverso l'estensione della cedolare secca sugli affitti; introduzione di un limite del 4 per mille alla tassazione Imu-Tasi; stabilizzazione della cedolare secca al 10% sugli affitti abitativi; ripristino della (parziale) deducibilità delle spese per gli affitti. Sono queste le priorità indicate da Confedilizia in vista della manovra che il governo si appresta a presentare al Parlamento entro il 20 ottobre. L'associazione denuncia in particolare la situazione "molto grave" di commercio e artigianato, settori in cui le imposte, statali e locali raggiungono un livello tale da erodere fino all'80% del canone di locazione. Percentuale di imposizione che arriva a sfiorare il 100%, sottolineano i proprietari, se alle tasse si aggiungono, appunto, le spese di manutenzione o assicurative. In via sperimentale, secondo Confedilizia, potrebbe quindi essere introdotto un regime fiscale più favorevole - attraverso una cedolare secca - per una o più categorie ed eventualmente per un periodo di tempo limitato. Ad esempio per i soli immobili di categoria catastale C/1 (negozi e botteghe), per i nuovi contratti di locazione, per gli immobili non locati per un periodo di tempo o in caso di apertura di nuove attività, eventualmente da parte di giovani o nei soli centri storici.
    "Essenziale" anche stabilizzare la cedolare secca sugli affitti al 10%, estendendo la sua applicabilità all'intero territorio nazionale (oggi vale fino al 31 dicembre solo nei Comuni ad alta densità abitativa). La richiesta, ricorda l'associazione, è contenuta anche nelle risoluzioni sulla NaDef di maggioranza e opposizioni, nella consapevolezza che tra il 2010 (anno di introduzione) e il 2015 il tax gap è passato da 2,3 a 1,3 miliardi di euro (-42%), mentre la propensione al gap è scesa dal 25,3% al 15,3%. (ANSA).
   

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