Economia

Fintech: 235 startup in Italia

Dal credito ai pagamenti al factoring, opportunità per Pmi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 MAG - Dall'app per i pagamenti Satispay alla Borsa del credito per far incontrare domanda e offerta di prestiti tra privati, dalla piattaforma per finanziare i crediti commerciali Credimi a Moneyfarm per le scelte di investimento.
    Sono 235 le startup che stanno innovando la finanza in Italia in un'ottica di fintech e hanno raccolto lo scorso anno circa 30 milioni di euro di investimenti. La loro mappa, realizzata da Pwc e NetConsulting cube, è stata presentata al convegno 'FinTech innovation - by Maker faire Rome'.
    Le startup censite sono più che raddoppiate rispetto al 2015 e le contraddistinguono l'applicazione di tecnologie digitali come big data, Internet delle cose, blockchain e intelligenza artificiale al settore bancario e assicurativo. E per il futuro, spiega la curatrice del rapporto, Rossella Macinante, "sempre più normative incoraggiano lo sviluppo e la crescita di startup fintech" come la direttiva europea Psd2.
    "Questi nuovi strumenti finanziari possono sostenere le imprese e aiutare i risparmiatori", afferma il promotore del convegno, Alessandro Collesano. "Il conto corrente si apre on line in pochi minuti, i prestiti che si ottengono in 48 ore senza presentare troppi documenti. E' una finanza più semplice, più veloce e più accessibile", osserva il fondatore di Credimi e rappresentante dell'associazione ItaliaFintech, Ignazio Rocco di Torrepadula. "Il fintech è un'opportunità impressionante per tutto il sistema Italia e in particolare per le piccolissime imprese", aggiunge il banchiere Roberto Nicastro, angel investor del settore. "La foresta di pietra che per anni ha rappresentato il rapporto tra banche e piccole imprese non esiste più", conclude il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, "ora abbiamo bisogno che il rapporto tra piccoli imprenditori e sistema bancario rinasca su nuove basi". (ANSA).
   

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